Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03052

Atto n. 3-03052

Pubblicato il 18 settembre 2012, nella seduta n. 795
Svolto nella seduta n. 809 dell'Assemblea (04/10/2012)

ASTORE - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

l'articolo 4 del decreto-legge 3 luglio 2001, n. 255, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, legge 20 agosto 2001, n. 333, stabilisce che i procedimenti necessari per le assunzioni a tempo indeterminato, per le assegnazioni provvisorie e per il conferimento degli incarichi annuali devono essere completati entro il 31 agosto di ciascun anno;

l'Ufficio scolastico regionale per il Molise, con atto protocollo n. 4369 del 10 agosto 2012, ha stabilito un calendario di massima delle operazioni propedeutiche all'avvio dell'anno scolastico 2012/2013, fissando in particolare dal 28 al 31 agosto il termine per i contratti di lavoro a tempo indeterminato, dal 25 al 27 agosto il termine per le assegnazioni provvisorie e dal 23 al 24 agosto il temine per le "utilizzazioni";

in data 8 settembre 2012 sono stati pubblicati sul sito della Direzione generale per il Molise, Centro servizi amministrativi i posti disponibili per la scuola secondaria di secondo grado, con conseguente inizio delle operazioni di nomina a partire dal giorno 10 settembre. A causa dei rallentamenti delle operazioni sulle cattedre, le nomine a tempo determinato (riguardanti supplenti il cui ruolo è ormai fondamentale per il funzionamento della scuola italiana) sono partite con ritardo, determinando un danno economico agli insegnanti precari - i quali fino a quando non hanno un contratto non percepiscono alcun stipendio - ed altresì cagionando disagi alle scuole, le quali in attesa del completamento delle operazioni sono costrette a nominare supplenti temporanei fino al momento dell'individuazione degli "aventi diritto";

i disagi implicano anche incertezze per i docenti precari molisani inseriti nelle graduatorie ad esaurimento in altre province (specie del Settentrione) e interessati comunque, per comprensibili motivi familiari, a lavorare nella provincia di Campobasso tramite chiamata effettuata dai dirigenti scolastici sulla base delle graduatorie di istituto. Molto spesso, infatti, gli altri CSA iniziano le operazioni di nomina dei supplenti prima di quello di Campobasso, con la conseguenza che i predetti docenti sono spesso costretti ad accettare "al buio" incarichi fuori regione non conoscendo, al momento in cui compiono la scelta, le disponibilità nella provincia di Campobasso. Una volta accettata un incarico fuori regione, tale scelta risulta irreversibile per l'anno scolastico di riferimento, in quanto la stessa preclude, secondo la normativa vigente, la possibilità per il docente di accettare in un secondo momento una supplenza in Molise sulla base delle graduatorie di istituto. Se il CSA di Campobasso completasse le operazioni sulle cattedre nei tempi di legge, tali situazioni di disagio non si verificherebbero, potendo in tal modo il docente conoscere preventivamente le disponibilità nella provincia di Campobasso e compiere quindi le scelte più opportune alla luce di tale dato. Appare evidente la situazione di ingiustizia conseguente a tale disguido, suscettibile di riverberarsi sul piano lavorativo, su quello personale e su quello familiare degli insegnanti;

le inefficienze del CSA di Campobasso sono quindi suscettibili di determinare rilevanti disagi per gli insegnanti, che, oltre ad essere stati negli ultimi tempi penalizzati da scelte assunte dal Governo, sono costretti a subire, nei casi segnalati ed in altri simili, le conseguenze di ritardi burocratici, ingiustificati e contra legem;

tale situazione appare del tutto paradossale se si considera che in provincia di Roma le operazioni in questione per l'anno in corso (e anche per lo scorso anno) sono state effettuate in tempi più ristretti rispetto alla provincia di Campobasso, nonostante il numero notevolmente più elevato di cattedre. Non è infatti in alcun modo paragonabile la quantità di contratti da gestire in ambito scolastico nella provincia di Roma rispetto alla quantità ravvisabile nella provincia di Campobasso;

i ritardi si manifestano in Molise con cadenza periodica, atteso che anche all'inizio dello scorso anno scolastico tali procedimenti vennero iniziati dopo il 15 settembre (mentre a Roma iniziarono il 5 settembre);

un parametro fondamentale per la valutazione dell'efficienza di tutte le pubbliche amministrazioni, e quindi anche di quella scolastica, nonché per la valutazione dell'operato dei dirigenti è quello del rispetto dei tempi previsti dalla legge per l'espletamento dei procedimenti amministrativi loro spettanti,

si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per assicurare, per gli anni futuri, il rispetto da parte dell'Ufficio scolastico regionale per il Molise dei tempi procedimentali previsti dall'articolo 4 del decreto-legge 3 luglio 2001, n. 255, e per individuare le responsabilità dirigenziali in merito ai ritardi verificatisi per l'anno scolastico in corso.