Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02671
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Atto n. 3-02671
Pubblicato il 22 febbraio 2012, nella seduta n. 677
VIMERCATI , MAZZUCONI , ROILO , BAIO - Ai Ministri dello sviluppo economico e dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
Alcatel-Lucent, compagnia nata nel 2006 dalla fusione di Alcatel e Lucent technologies, produce hardware e software per le telecomunicazioni;
specializzata nel settore delle telecomunicazioni digitali sottomarine e nell'infrastrutturazione delle reti in fibra ottica, opera in 130 Paesi e ha la propria sede centrale a Parigi;
Alcatel-Lucent conta in Italia circa 2.200 dipendenti, di cui 1.250 occupati presso la sua sede principale, a Vimercate (Monza e Brianza), dove sono ospitati gli headquarter e i laboratori che si occupano di ricerca e sviluppo di reti e apparati per telecomunicazioni ottiche su fibra e di trasmissione radio a microonde;
nel piano aziendale 2012 illustrato il 24 gennaio 2012 presso il Ministero dello sviluppo economico, l'azienda ha previsto una riduzione dei costi complessiva di 500 milioni di euro e un riposizionamento strategico delle attività di ricerca e sviluppo;
le ricadute occupazionali previste sono di circa 490 esuberi, di cui 360 impegnati nelle attività di ricerca e sviluppo nelle reti di nuova generazione, oltre al taglio di circa 200 lavoratori somministrati;
complessivamente, rispetto ai 490 esuberi annunciati, circa 400 fanno capo alla sola area di Vimercate;
in seguito alla fusione tra Alcatel e Lucent del 2006, con la redistribuzione delle attività presso le strutture delle due imprese precedenti, si era già osservata una riduzione delle attività manifatturiere e di ricerca e sviluppo in Italia, in particolare con la cessione dello stabilimento di Battipaglia (Salerno), avvenuto nel giugno 2010, e del centro ricerche e sviluppo di Bari nell'ottobre 2011;
premesso inoltre che:
per il distretto hi-tech del vimercatese, forte originariamente di oltre 12.000 persone in un settore di primario rilievo a livello regionale e nazionale, si tratta dell'ennesimo caso di crisi, che si aggiunge a quello di Bames/Sem, dove sono state annunciate 330 mobilità, a Micron, un ex ramo d'azienda di STMicroelectronics, che intende lasciare a casa 181 lavoratori interinali, e di IBM, che ha trasferito dal sito di Vimercate 900 dipendenti;
il piano di ristrutturazione presentato da Alcatel-Lucent, che prevede la riduzione di circa 700 posti di lavoro senza che vengano assegnate nuove attività di ricerca e sviluppo ai team, rappresenterebbe di fatto un disimpegno della multinazionale dalla Lombardia e conseguentemente dall'Italia, nonostante l'azienda stessa abbia più volte riconosciuto come nel nostro Paese ci siano tanto le competenze e il know how necessari, quanto le condizioni lavorative, inerenti al costo dell'impiego di personale e alla flessibilità, per poter concorrere allo sviluppo dei prodotti oggi definiti strategici da Alcatel-Lucent;
rilevato che:
il settore delle tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni (TIC) genera direttamente il 5 per cento del PIL dell'Unione europea, ha un valore di mercato di 660 miliardi di euro all'anno e contribuisce alla crescita complessiva della produttività in misura notevolmente maggiore (il 20 per cento deriva direttamente dal settore delle TIC e il 30 per cento dagli investimenti nelle TIC);
l'Italia si è impegnata a rispettare gli obiettivi dell'Agenda digitale EU2020, che prevede, tra le diverse finalità, che entro il 2020 tutti i cittadini europei dovranno avere accesso ad Internet ad una velocità di almeno 30 megabit al secondo, mentre il 50 per cento delle famiglie potrà usufruire di una velocità di oltre 100 megabit al secondo;
il decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, sulle semplificazioni ha istituito la cabina di regia per l'attuazione dell'Agenda digitale italiana, che avrà il compito di accelerare il percorso di realizzazione della medesima Agenda in raccordo con le strategie europee, predisponendo una serie di interventi normativi mirati;
alla riunione di insediamento della stessa cabina di regia, avvenuta in data 9 febbraio 2012 e nella quale erano presenti anche i Ministri in indirizzo sono stati definiti i sei assi su cui si articolerà l'Agenda digitale italiana, che verranno sviluppati attraverso altrettanti gruppi di lavoro suddivisi in base ai principali obiettivi della strategia;
in particolare, il gruppo di lavoro "Ricerca e investimenti" finalizzato a promuovere l'innovazione tecnologica e gli investimenti nelle infrastrutture di comunicazione elettronica, è stato assegnato ai Ministeri dell'istruzione e dello sviluppo economico;
tale ambito appare particolarmente rilevante sia per la diffusione capillare delle infrastrutture e delle tecnologie elettroniche sia per il mantenimento e la crescita di aree industriali fondamentali per l'economia lombarda, e conseguentemente italiana,
si chiede di sapere:
se il Governo ritenga compatibile con gli obiettivi dell'Agenda digitale europea, l'Agenda digitale italiana e l'istituzione della cabina di regia, l'abbandono da parte di Alcatel-Lucent della ricerca nel settore Optics nel sito di Vimercate;
se non ritenga fondamentale sostenere le aziende di information and communication technology presenti sul territorio e i lavoratori in esse impiegati, al fine di sviluppare la ricerca e incentivare gli investimenti nelle nuove reti e tecnologie della comunicazione, in linea con gli obiettivi dell'Agenda digitale italiana e con i compiti assegnati ai Ministeri;
quali politiche intenda promuovere affinché il rilancio dell'Agenda digitale italiana e l'istituzione della cabina di regia si traducano anche in sviluppo di attività di ricerca ed industriali sul territorio nazionale, con conseguenti ricadute sui livelli occupazionali;
quali iniziative intenda attivare per sostenere il tessuto industriale e tecnologico del polo hi-tech del vimercatese.