Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01435
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Atto n. 3-01435
(già n. 4-01488)
Pubblicato il 30 ottobre 2024, nella seduta n. 236
MURELLI - Al Ministro dell'istruzione e del merito. -
Premesso che:
organi di stampa locali hanno diffuso la notizia che tra i libri adottati in una scuola primaria di Piacenza figurerebbe il libro intitolato “L’importante è che siamo amici”, nel quale viene raccontata la storia di Errol e del suo orsacchiotto, Thomas, che, d’un tratto, confessa al suo grande amico Errol di sentirsi “Tilly”. Nel libro si legge: “Thomas l’orsacchiotto fece un bel respiro: ‘Ho bisogno di essere me stesso, Errol. Nel mio cuore ho sempre saputo di essere un orsacchiotto femmina, non maschio. Vorrei chiamarmi Tilly, non Thomas’”.
ad avviso dell’interrogante, nelle scuole primarie, ma anche nella scuola secondaria di primo grado, è rischioso affrontare tematiche così delicate e complesse con bambini e ragazzi che non hanno ancora gli strumenti per comprendere determinati argomenti;
in ogni caso si tratta di questioni che dovrebbero essere gestite dalla scuola con il coinvolgimento delle famiglie, in quanto inscindibilmente legate alle scelte educative che ogni famiglia ha il sacrosanto diritto di avere e in questo deve poter agire in sinergia con la scuola, senza essere prevaricata;
l’art. 7 del decreto legislativo n. 297 del 1994 stabilisce che la scelta dei libri di testo rientra nei compiti attribuiti al collegio dei docenti, dopo aver sentito il parere dei consigli di interclasse (scuola primaria) o di classe (scuola secondaria di primo e di secondo grado), con la vigilanza del direttore scolastico. I consigli di classe e di interclasse sono gli organi collegiali in cui le diverse componenti scolastiche (docenti, genitori e studenti per la scuola secondaria di II grado) si incontrano per pianificare e valutare costantemente l’azione educativa e didattica;
considerato che:
con la circolare per l’adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado per l'anno scolastico 2024/2025, si è previsto che “le adozioni dei testi scolastici, da effettuarsi nel rispetto dei tetti di spesa stabiliti per le scuole secondarie di primo e secondo grado, o l’eventuale scelta di avvalersi di strumenti alternativi ai libri di testo, sono deliberate dal collegio dei docenti, per l’a.s. 2024/2025, nel mese di maggio c.a. e comunque non oltre la seconda decade dello stesso mese, per tutti gli ordini e gradi di scuola”;
nei fatti sono stati perciò estromessi i consigli di classe, quindi i rappresentanti dei genitori vengono messi nell’impossibilità di far sentire la propria voce, proprio dove si assumono decisioni importanti e decisive nella linea educativa dei propri figli;
il più delle volte i rappresentanti dei genitori non vengono opportunamente informati del loro diritto prendere visione dei libri di testo proposti dalle case editrici, nei consigli di classe ci si limita a chiedere l’adesione dei genitori senza neppure invitarli a esprimere la loro opinione. È invece proprio in quest’occasione che i genitori, attraverso i propri rappresentanti, potrebbero eventualmente esprimere il proprio dissenso all’adozione di testi che propongono prospettive come, ad esempio, quelle derivanti dall’ideologia “gender”,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo intenda dare opportune indicazioni agli uffici di attenersi scrupolosamente a quanto indicato dall’art. 7 del decreto legislativo n. 297 del 1994 nella redazione delle prossime circolari sulle adozioni dei libri di testo, affinché ai genitori non sia negato il diritto alla compartecipazione con le scuole nelle scelte educative fondamentali per lo sviluppo psicofisico dei propri figli;
se non ritenga di dare indicazioni alle scuole per attuare un’adeguata campagna informativa in merito al diritto dei genitori di prendere parte attiva alla scelta dei libri di testo, per evitare poi di doversi lamentare di scelte ideologiche inadeguate e irrispettose del diritto all’educazione dei propri figli.