Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01274
Azioni disponibili
Atto n. 3-01274
Pubblicato il 17 luglio 2024, nella seduta n. 208
MARTELLA, CAMUSSO, FURLAN, BAZOLI, ZAMPA, BASSO, GIACOBBE, SENSI, TAJANI, NICITA, ROJC, FRANCESCHELLI, VERDUCCI, ZAMBITO, LOSACCO, MANCA, IRTO, VERINI, RANDO, MALPEZZI, DELRIO - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
nella notte tra il 14 e il 15 luglio 2024 un uomo di 37 anni, originario di San Donà di Piave, è morto suicida, impiccandosi con un lenzuolo, nella casa circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, dove era detenuto per reati connessi allo spaccio di stupefacenti;
si tratta del sesto suicidio nelle carceri venete dall’inizio dell’anno, il secondo registrato quest’anno presso il carcere veneziano e ben il 56° in Italia dall’inizio del 2024. Si tratta di un numero impressionante in sé e sconcertante se comparato con il numero dei suicidi in carcere avvenuti nell’intero 2023, pari a 69;
le organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria, gli operatori e il garante per i detenuti da tempo segnalano le criticità legate al sovraffollamento e ai limiti strutturali che si sono accumulati nel tempo;
in particolare, il penitenziario veneziano con il 155 per cento di sovraffollamento è uno degli istituti che in Italia ha registrato il maggiore incremento di detenuti a discapito di spazi e sicurezza;
il presidio sanitario vive una situazione di sofferenza per il numero di psicologi e psichiatri ridotto rispetto alle necessità;
come di tutta evidenza tali numeri, cui bisogna aggiungere un oggettivo e cronico sottodimensionamento dell’organico della Polizia penitenziaria e dei funzionari giuridici e pedagogici, impediscono di realizzare progetti di formazione e attività lavorative;
considerato che:
le criticità che il mondo carcerario si trova a vivere sono legate non solo a ragioni di carattere strutturale ma anche, e in modo significativo, alla cronica condizione di sovraffollamento e si intrecciano in modo inquietante e preoccupante con la politica panpenalistica seguita dal Governo che ha finito con l’appesantire ulteriormente le strutture carcerarie, comportando un aumento esponenziale della popolazione carceraria, anche minorenne;
come anche evidenziato dalle drammatiche cronache quotidiane, la sofferenza del mondo carcerario ha raggiunto elevati livelli di allarme con aggressioni, proteste, atti di autolesionismo, incendi, devastazioni, sempre più frequenti in tutta Italia,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere al fine di affrontare le criticità relative alla casa circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia nonché al fine di prevenire tragedie come quella accaduta e situazioni di pericolo all’interno dell’istituto penitenziario nel pieno rispetto dello Stato di diritto e del principio costituzionale in materia di divieto di pene contrarie al senso di umanità.