Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-01034
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Atto n. 3-01034
Pubblicato il 20 marzo 2024, nella seduta n. 171
PAITA, BORGHI Enrico, FREGOLENT - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
stazioni degradate, treni sovraffollati e fatiscenti, ritardi, assenza di aria condizionata e riscaldamento, parcheggi incustoditi preda di atti vandalici e danneggiamenti, furti, inaccessibilità per le persone a mobilità ridotta (sia sui treni che nelle stazioni) rappresentano vere e proprie sfide quotidiane con cui i cittadini devono interfacciarsi e da anni denunciate dalla stessa Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria;
i ritardi e le cancellazioni, in particolare, sono all’ordine del giorno per tutti i pendolari: rappresenta una vera e propria onta per il Paese il fatto che le due delle principali arterie di collegamento della capitale del Paese (le tratte Roma-Lido e Roma-Viterbo), che rappresentano un servizio pubblico essenziale, a basso costo e fondamentale per garantire mobilità a cittadini, lavoratori e studenti, versino in condizioni tanto degradate e di inefficienza strutturale;
anche per quanto riguarda i treni ad alta velocità, alcune rilevazioni indipendenti segnalano come i vettori viaggino con un ritardo medio tra i 10 e 15 minuti e come quasi un treno su quattro registri un ritardo tra i 20 e i 120 minuti, mentre sull’intera rete sono costanti guasti, ritardi, cancellazioni e disservizi;
sulle tratte guasti, malfunzionamenti e incidenti sono all’ordine del giorno, con conseguenti disagi per i passeggeri che sono costretti a subire deviazioni, cancellazioni e ritardi che, troppo spesso, superano persino i 60 minuti;
in questo contesto le priorità dei vertici di Ferrovie dello Stato sono state completamente differenti: a) limitare il numero di bagagli ammessi a bordo dei treni, limitarne le dimensioni e prevederne addirittura il pagamento a parte e in sovrapprezzo rispetto al biglietto (misura sospesa per le ragionevoli contestazioni mosse da più parti); b) autorizzare fermate illegittime di treni Frecciarossa in ritardo nell’esclusivo interesse di un membro del Governo; c) organizzare tratte ad alta velocità straordinarie, con tanto di livrea, per il festival di Sanremo, ad uso esclusivo di dirigenti, funzionari, dipendenti RAI e giornalisti accreditati; d) autorizzare esose sponsorizzazioni dal dubbio senso commerciale;
l’approccio elitario ed esclusivo di Ferrovie dello Stato si accompagna alla cancellazione di lotti fondamentali delle tratte Palermo-Catania e Napoli-Bari (nella speranza di compensare con fondi nazionali le relative risorse del PNRR “perse”) e della prospettiva di stralciare i circa 4 miliardi di euro di finanziamento del PNRR previsti per la realizzazione del terzo valico ferroviario dei Giovi, uno dei cantieri più importanti e strategici del Paese, che non può invece essere in alcun modo rinviato;
i ritardi accumulati sul terzo valico e sulla quasi totalità delle opere del PNRR rappresentano un dramma per il Paese, posto che non si è effettuata alcuna reale semplificazione delle procedure volta ad accelerare i cantieri;
le deficienze del sistema di trasporto riguardano persino l’esterno delle stazioni, dove file chilometriche di utenti in attesa di un taxi stanno tornando, dopo una brevissima pausa invernale, a rappresentare un elemento costante: non solo un vero e proprio “biglietto da visita” che rischia di vanificare gli importanti sforzi compiuti in questi anni per rilanciare il comparto turistico, ma un deciso pregiudizio per la vita di persone e famiglie che fanno affidamento sul trasporto pubblico locale per le proprie esigenze di vita;
l’approccio del Ministro in indirizzo, anche sotto questo profilo, è stato ad avviso degli interroganti tutt’altro che risolutivo, dal momento che ha tutelato esclusivamente gli interessi dei tassisti e, si apprende, ora anche a pregiudizio dei servizi di noleggio con conducente, che rischiano di essere vessati da una nuova disciplina normativa di matrice ministeriale che altro effetto non ha se non quello di peggiorare le condizioni, già precarie, dei servizi di trasporto offerti ai cittadini;
sul piano della sicurezza, con l’approvazione del piano nazionale di ripresa e resilienza del luglio 2021 era stato incluso, tra gli altri traguardi e obiettivi, lo sviluppo del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario, al fine di dotare 1.400 chilometri di linee ferroviarie del sistema ERTMS (European rail traffic management system);
tale sistema di gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario e segnalamento di anomalie rappresenta uno dei più sofisticati presidi di sicurezza per le ferrovie: il PNRR prevedeva, al fine di implementare l’ERTMS, lo stanziamento di circa 3 miliardi di euro;
con la revisione del PNRR di quest’anno, si è concordato il definanziamento dell’intervento per un totale di quasi mezzo miliardo di euro di risorse;
la cancellazione e il rinvio di interventi, target intermedi e obiettivi fondamentali per il PNRR, ma soprattutto per gli interessi del Paese, pregiudicano la tenuta, prima ancora che il rafforzamento, dell’infrastruttura ferroviaria italiana;
non si comprende quali siano le ragioni per cui su un valore fondamentale, come quello della sicurezza, si ritenga di rinunciare a notevoli risorse finanziarie e accumulare ritardi, quando l’esigenza di garantire l’incolumità delle persone imporrebbe, viceversa, di attribuire carattere prioritario a simili interventi di rafforzamento del sistema di sicurezza ferroviaria;
la situazione del trasporto ferroviario risulta dunque deficitaria sia sul piano della sicurezza che su quello dell’efficienza, con prospettive di miglioramento sempre più lontane a causa dei ritardi e rinvii dell’ultimo anno,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per garantire il ripristino delle normali condizioni di servizio del trasporto ferroviario nazionale, scongiurando i continui ritardi, le carenze sul piano della sicurezza (sia in fase di viaggio che nelle stazioni) e riportando l’infrastruttura ferroviaria su un percorso di efficienza e di rafforzamento, al servizio esclusivo dei cittadini e delle imprese.