Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00405

Atto n. 3-00405

Pubblicato il 3 maggio 2023, nella seduta n. 64
Svolto question time il 4 maggio 2023 nella seduta n. 65 dell'Assemblea

BOCCIA, GIORGIS, MELONI, PARRINI, VALENTE - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

con la delibera del Consiglio dei ministri dell'11 aprile 2023 è stato dichiarato sull'intero territorio nazionale, per sei mesi dalla data di deliberazione, lo stato di emergenza “in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo”;

l’ordinanza 16 aprile 2023 del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri prevede disposizioni urgenti per fronteggiare, sul territorio delle regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e delle province autonome di Trento e di Bolzano, lo stato di emergenza;

alcune Regioni non hanno firmato l’intesa, in disaccordo con una misura sproporzionata e inutile, poiché i flussi migratori verso l’Italia, così come verso altri Paesi d’Europa, sono un fenomeno strutturale che deve essere “governato” non con provvedimenti emergenziali, che danno solo l’illusione di “fronteggiare”, come reca il titolo dell’ordinanza, un fenomeno complesso in un’ottica di mera propaganda, ma con interventi capaci di cogliere anche gli aspetti positivi che l’immigrazione può avere sul sistema economico e sociale;

considerato che:

in sede di confronto avviatosi tra Governo e Conferenza delle Regioni in data 27 aprile 2023, sono state ribadite le criticità più volte evidenziate da parte delle Regioni quali: a) la necessità di ripristinare e salvaguardare un'equa distribuzione dei migranti sul territorio nazionale, come prevista da apposito accordo tra Stato e Regioni; b) la necessità di rafforzare l'accoglienza diffusa, adeguando, di conseguenza, i contenuti economici dei capitolati di gara per i posti nei centri di accoglienza straordinaria (CAS), nonché potenziando la dotazione di quelli del sistema accoglienza integrazione (SAI); c) l'urgenza di rafforzare il sostegno economico ai Comuni per l'assistenza ai minori non accompagnati, la cui distribuzione nel territorio dovrebbe essere comunque riconsiderata in termini di equità, sostenibilità e soprattutto efficacia dei servizi di accoglienza, formazione e, quindi, integrazione;

si tratta di questioni su cui il Ministro dell’interno e il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare hanno dichiarato di assumere impegni precisi, anche alla luce e in conseguenza dei chiarimenti forniti e degli impegni assunti in sede di confronto con la Conferenza delle Regioni,

si chiede di sapere:

in quali tempi il Governo provvederà all’istituzione di un tavolo di coordinamento permanente tra Stato e Regioni per condividere informazioni e attività necessarie a fronteggiare la situazione in atto;

quali misure intenda adottare al fine di realizzare un'equa distribuzione dei migranti sul territorio nazionale, in ottica di leale collaborazione, comune responsabilità e piena trasparenza, come previsto dall’accordo tra Stato, Regioni ed enti locali del 2014 e riconfermato nel 2016;

quali misure intenda altresì adottare per garantire l’effettiva realizzazione di un moderno sistema di accoglienza diffusa (CAS e SAI), adeguando, di conseguenza, i contenuti economici dei capitolati di gara per i posti CAS e la dotazione di quelli SAI, anziché procedere all'allestimento di inefficaci e dispendiosi grandi centri di accoglienza, né di altrettanto inefficaci e di dubbia legittimità costituzionale centri di permanenza per il rimpatrio;

quali misure intenda infine adottare per rafforzare il sostegno economico ai Comuni per l'assistenza ai minori non accompagnati, la cui distribuzione nel territorio deve essere comunque riconsiderata in termini di equità, sostenibilità e soprattutto efficacia dei servizi di accoglienza, formazione e, quindi, integrazione.