Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00138
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Atto n. 3-00138
(già n. 4-00096)
Pubblicato il 18 gennaio 2023, nella seduta n. 29
MURELLI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
con il decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230, è stato istituito, a decorrere dal 1° marzo 2022, l'assegno unico e universale per i figli a carico, un beneficio economico attribuito su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell'anno successivo, ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo;
l'assegno unico e universale è una misura di sostegno economico rivolto alle famiglie per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili, dall'importo variabile in base alla condizione economica del nucleo familiare, in termini ISEE, tenuto conto dell'età del numero dei figli e dell'eventualità di figli con disabilità;
l'assegno unico e universale è corrisposto dall'INPS ed è erogato al richiedente, ovvero in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, mediante accredito su conto corrente bancario o postale, ovvero scegliendo la modalità del bonifico domiciliato;
considerato che:
nonostante l'assegno venga erogato dall'INPS verso la metà del mese corrispondente, a quanto consta all'interrogante negli ultimi mesi si sono registrati dei ritardi;
nel mese di settembre 2022, gli importi sarebbero stati erogati in ritardo per molte delle famiglie beneficiarie e parimenti nel successivo mese di ottobre i pagamenti sarebbero avvenuti verso la fine del mese;
da ultimo, anche nel mese di novembre, l'INPS avrebbe provveduto ad erogare gli importi con diversi giorni di ritardo rispetto alle tempistiche dei mesi precedenti, a motivo, secondo quanto si apprende da fonti di stampa, di controlli che l'istituto starebbe facendo in ordine alla sussistenza dei requisiti di legge da parte dei nuclei familiari richiedenti;
sebbene attraverso i propri canali di informazione l'INPS abbia evidenziato che non esiste una data unica e precisa per l'accredito e che essa è soggetta a variazione in ragione delle diverse finestre temporali di erogazione della prestazione, nonché dei volumi massimi giornalieri dei mandati indicati all'INPS dalla Banca d'Italia, va evidenziato che moltissime famiglie fanno affidamento sul trattamento per affrontare spese familiari e scadenze varie;
l'assegno unico e universale non è un atto di liberalità, ma un trattamento di politica sociale, istituito proprio per favorire la natalità, sostenere la genitorialità e consentire alle famiglie di far fronte alle notevoli ed ingenti spese che ne conseguono, il che implica che la sua erogazione non può essere del tutto episodica ed estemporanea, ma deve essere ancorata a precise scadenze temporali mensili;
l'assegno unico e universale, del resto, sostituisce le precedenti misure, tra cui l'assegno per il nucleo familiare, che veniva erogato ai lavoratori dipendenti direttamente in busta paga dal datore di lavoro e quindi con cadenza precisa,
si chiede di sapere:
quali siano le ragioni per le quali, negli ultimi mesi, l'erogazione dell'assegno unico e universale è avvenuta con ritardo;
quali iniziative di propria competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di garantire un'erogazione tempestiva e con cadenza temporale precisa del trattamento da parte dell'INPS.