Legislatura 18ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-03410
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Atto n. 3-03410(in Commissione)
Pubblicato il 20 giugno 2022, nella seduta n. 442
ROMANO, DI GIROLAMO Gabriella, LANZI, PIARULLI Angela Anna Bruna, D'ANGELO Grazia, VACCARO, CROATTI, NATURALE Gisella, FERRARA, LOREFICE, MAIORINO Alessandra, COLTORTI, TURCO, MATRISCIANO Susy, PAVANELLI Emma, PIRRO Elisa, GALLICCHIO Agnese, PUGLIA, PESCO, TONINELLI, BOTTICI Laura, LOMUTI, CATALFO Nunzia, PISANI Giuseppe, MARINELLO, CORBETTA, DE LUCIA Danila, MAUTONE, AIROLA, ROMAGNOLI, CASTALDI, GAUDIANO Felicia, QUARTO, ANASTASI, MONTEVECCHI Michela, L'ABBATE Patty, SANTILLO, PELLEGRINI Marco, RICCIARDI Sabrina, VANIN Orietta, LICHERI, NOCERINO Simona Nunzia, FEDE - Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
la benzina costa attualmente oltre il 25 per cento in più rispetto allo scorso anno, mentre il gasolio è rincarato di circa il 33 per cento rispetto al 2021;
tale andamento dei listini è del tutto anomalo, essendosi registrato nonostante il taglio delle accise disposto dal Governo e non sembrando affatto giustificato dalle quotazioni petrolifere;
negli ultimi mesi il petrolio ha raggiunto il suo picco il 9 marzo 2022, quando il Brent ha toccato la soglia dei 131 dollari al barile;
in tale data la benzina, senza il taglio delle accise pari a 30,5 centesimi di euro scattato solo il 22 marzo 2022, costava in media 2,048 euro al litro in modalità self service, mentre il gasolio 1,966 euro;
attualmente il petrolio si attesta attorno ai 120 dollari al barile, mentre la benzina costa in media 2,069 euro al litro e il gasolio 2,006 al litro, malgrado il taglio delle accise e benché le quotazioni del petrolio siano calate dell'8,4 per cento rispetto a marzo 2022;
considerato che:
per dare un quadro della gravità della situazione, basti constatare che, in assenza del taglio delle accise pari a 30,5 centesimi di euro al litro, la benzina costerebbe oggi 2,419 euro al litro (2,356 euro il gasolio), superando il record storico raggiunto nell'ottobre 1976, quando un litro di benzina arrivò a costare 500 lire, pari a 2,31 euro a valori correnti;
l'aumento spropositato e ingiustificato dei carburanti produce per una famiglia che effettua due pieni al mese di circa 50 litri una spesa di 384 euro in più all'anno, facendo, peraltro, lievitare a dismisura i prezzi dei beni di largo consumo, trasportati per oltre l'86 per cento su gomma;
i listini non crescono per l'andamento del petrolio, ma soprattutto a causa di una speculazione del tutto evidente,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per comprendere se sia in atto una speculazione attraverso un ingiustificato aumento dei listini dei carburanti alla pompa, che salgono nonostante il calo del petrolio, e se intenda promuovere accertamenti sul territorio con riguardo a manovre speculative su merci e aggiotaggio.