Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-03191
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Atto n. 3-03191
Pubblicato il 23 marzo 2022, nella seduta n. 417
DE BERTOLDI , CIRIANI - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
oltre due anni di pandemia da COVID-19 hanno messo in ginocchio le attività produttive, generando una crisi economica da cui le imprese stanno faticosamente riemergendo;
l'aumento della domanda, essenziale per la ripresa economica, ha contribuito ad aggravare la crisi energetica che ha portato a raddoppiare se non a triplicare i costi di elettricità e gas;
il livello della crisi economica si è aggravato con la guerra in Ucraina, tragedia umana che si è sommata all'emergenza pandemica e alla crisi energetica a livello globale;
l'aumento dei costi delle materie prime, in particolare di gas ed energia elettrica, ha portato ad un aumento esponenziale dei costi di produzione per le aziende, con conseguenze difficilmente rimediabili, se non irreversibili, sulla nostra economia, già messa a dura prova, con inevitabili ripercussioni sui consumi e sull'occupazione;
considerato che:
le iniziative intraprese fino ad oggi dal Governo per fronteggiare effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas non sono sufficienti a garantire la sopravvivenza delle imprese e la capacità produttiva nazionale;
si ritengono necessarie misure volte a sostenere le imprese italiane, quali l'introduzione di crediti d'imposta volti a compensare i maggiori oneri derivanti dall'aumento dei costi dell'energia, dei quali deve essere garantita la libera circolazione, evitando gli errori che hanno caratterizzato la cessione dei crediti fiscali relativi al cosiddetto superbonus nel settore edilizio, le cui continue modifiche normative e la limitazione a sole tre cessioni hanno generato forti elementi di incertezza nel mercato del credito, frenando in modo considerevole l'avanzamento di interventi agevolati già programmati e ponendo in una situazione di stallo contribuenti ed imprese in procinto di mettere a punto nuovi interventi;
si ritiene, infatti, che le limitazioni alla circolazione dei crediti fiscali portino, inevitabilmente, ad una minore flessibilità del mercato dei crediti, che non necessariamente risolve le problematiche legate ad abusi e frodi, contro le quali la strada da seguire non è quella di limitare i soggetti titolati ad acquisire o scambiare i crediti, quanto piuttosto quella di introdurre un sistema che garantisca, attraverso una piattaforma finanziaria, l'identificabilità e la continua tracciabilità delle cessioni dei crediti fiscali stessi,
si chiede di sapere se, alla luce di quanto riportato, il Ministro in indirizzo non ritenga necessario introdurre misure urgenti volte a sostenere le imprese italiane, e dunque l'economia nazionale, attraverso l'introduzione di crediti d'imposta per coprire i maggiori oneri derivanti dall'aumento dei costi dell'energia, evitando tuttavia le limitazioni alla loro libera circolazione introdotte per la cessione dei crediti fiscali relativi al cosiddetto superbonus.