Legislatura 18ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-03048

Atto n. 3-03048(in Commissione)

Pubblicato il 1 febbraio 2022, nella seduta n. 399

TARICCO, PINOTTI Roberta, LAUS, FEDELI Valeria, D'ALFONSO, BOLDRINI Paola, ROJC Tatjana, PORTA, GIACOBBE, STEFANO - Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. -

Premesso che:

l'autostrada A33 Asti-Cuneo, concepita negli anni '90 del secolo scorso, dopo numerosi cambi di progetto e di modalità di finanziamento, vede oggi un'ipotesi di completamento previsto per il lotto II.6 B a dicembre 2023 e lotto II.A a gennaio 2024;

i continui rinvii e cambi di finanziamento e progetto hanno ribaltato sul territorio maggiori costi di logistica e di trasporto per alcune centinaia di milioni di euro in questi anni;

il progetto prevedeva inizialmente tra l'altro la costruzione di un percorso in galleria sotto la collina di Verduno (Cuneo) e di un tunnel al di sotto del fiume Tanaro, poi abbandonati, quest'ultimo a favore dell'utilizzo della già esistente tangenziale di Alba (Cuneo), opportunamente adeguata come autostrada;

relativamente alla previsione del tunnel sotto il Tanaro, nel 2012 era già stato raggiunto un accordo tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società concessionaria per la non esecuzione del lotto 2.5 (che lo contemplava) con l'utilizzo, senza pedaggio, dell'esistente tangenziale di Alba quale tracciato sostitutivo, un accordo che avrebbe determinato un significativo risparmio per il concessionario medesimo, pur considerando la prevista realizzazione di importanti opere compensative nel territorio dei comuni interessati;

dai nuovi progetti risulterebbe che il posizionamento del portale di esazione free flow sarebbe collocato prima dell'uscita Alba est, rendendo di fatto a pagamento una parte della tangenziale preesistente e privando quindi dell'uso gratuito di tutta la tangenziale come previsto dagli accordi, con il rischio di spostare sulla viabilità ordinaria ulteriore traffico e soprattutto danneggiando ulteriormente un territorio che fin dagli anni '70 ha utilizzato quella viabilità e che attende da 20 anni un miglioramento dei collegamenti;

rilevato che:

nel 2020, con l'apertura del nuovo ospedale "Michele e Pietro Ferrero" di Verduno, risulterebbe indispensabile garantire a tutti i cittadini di Alba, Bra, Langhe e Roero un accesso veloce, sicuro e gratuito al nosocomio;

l'eventuale istituzione del pedaggio nel tratto Castagnito-Cherasco, oltre all'ennesima beffa per un territorio già pesantemente penalizzato da ritardi e continue rimesse in discussioni degli accordi sottoscritti, determinerebbe un rischio di sottoutilizzo dell'autostrada con conseguenti effetti gravissimi, in termini di ulteriore congestione, della rete stradale ordinaria locale, venendo meno ad uno degli obiettivi fondamentali della realizzazione dell'opera inteso come rafforzamento del sistema infrastrutturale del territorio,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo, oltre ad avere conoscenza di quanto sopra, non reputi necessaria una valutazione attuale dello stato dell'arte dei lavori, considerando che la previsione di inglobare l'intera tangenziale nel percorso dell'autostrada nelle modalità che stanno emergendo, oltre all'introduzione di un sistema automatizzato per l'esazione dei pedaggi, rischia di creare un appesantimento del traffico nella tratta locale, già finora pesantemente pregiudicato dai ritardi nella realizzazione dell'opera, vista la prevedibile diffusa abitudine di pendolari e mezzi pesanti di aggirare l'unica barriera oggi presente;

se non reputi che la gratuità della tratta autostradale, prassi peraltro utilizzata in molti altri tratti stradali, possa costituire, oltre a una misura per non creare ulteriori problemi, anche un minimo risarcimento a favore di cittadini e imprese del territorio per i gravi danni economici e sociali subiti a causa dell'ingiustificabile ritardo nella realizzazione dell'opera.