Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02728
Azioni disponibili
Atto n. 3-02728
Pubblicato il 21 luglio 2021, nella seduta n. 349
BONINO , DE PETRIS - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19, poi convertito con legge 17 luglio 2020, n. 77, all'art. 103, ha introdotto un meccanismo straordinario di emersione dei rapporti di lavoro irregolari in determinati settori produttivi;
dai risultati della ricognizione svolta dalla campagna "Ero straniero" sulla base dai dati forniti dal Ministero dell'interno, circa lo stato di avanzamento dell'esame delle domande di regolarizzazione dei lavoratori stranieri presenti in Italia, a maggio scorso, a un anno dall'approvazione della misura, emergeva che delle oltre 200.000 domande presentate in tutt'Italia, erano stati rilasciati per il primo canale di accesso all'emersione (art. 103, comma 1) meno di 30.000 permessi di soggiorno per lavoro;
molto critica, in particolare, appariva la situazione nelle grandi città: a Roma, al 20 maggio, su un totale di circa 16.000 domande ricevute, solo 2 pratiche erano arrivate alla fase conclusiva della firma del contratto di soggiorno e non era stato ancora rilasciato alcun permesso di soggiorno. A Milano, su oltre 26.000 istanze ricevute in totale, poco più di 400 erano i permessi di soggiorno rilasciati,
si chiede di sapere, ad oggi, quanti permessi di soggiorno per lavoro in seguito alla finalizzazione della domanda di emersione 2020 (art. 103, comma 1, del decreto "rilancio") siano stati finora rilasciati complessivamente a livello nazionale, quanti i permessi di attesa occupazione rilasciati nell'ambito della stessa procedura e quante domande, delle oltre 200.000 ricevute, siano ancora in attesa di essere definite dagli uffici territoriali competenti, con particolare riferimento alla situazione di alcuni territori (Milano, Roma, Napoli, Caserta, Torino, Firenze, Bari, Catania, Ragusa) dove nei mesi scorsi si è registrato il ritardo maggiore, dato l'alto numero di istanze ricevute.