Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00356
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Atto n. 1-00356
Pubblicato il 12 maggio 2021, nella seduta n. 325
BERNINI , ROMEO , DE POLI , ROMANI , MALAN , CANDIANI , GALLONE , AUGUSSORI , SICLARI
Il Senato,
premesso che:
la situazione epidemiologica legata alla diffusione del virus COVID-19 sta registrando nel nostro Paese degli incoraggianti segnali di miglioramento;
è importante sottolineare come vi sia una decrescita della curva dei contagi che riguarda tutta Italia e, soprattutto, tutte le singole regioni e le province autonome; secondo i dati del 9 maggio 2021 comunicati dalla Protezione civile e dal Ministero della salute si sono registrati 8.292 nuovi contagi a fronte dei 10.176 del giorno precedente;
anche il tasso di positività, dopo alcuni giorni di crescita costante, sembrerebbe rientrare in un quadro tendenziale favorevole;
il numero di decessi, secondo l'ultimo bollettino disponibile del 9 maggio è di 139, il dato più basso dal 25 ottobre 2020, e tale importante valore, letto insieme al numero delle nuove terapie intensive, che nella medesima giornata, in termini assoluti, ammonta a 2.192 e dei ricoveri ordinari, che, sempre nella stessa giornata, è diminuito di 379 unità, lasciano ben sperare;
il presidente dell'ISS, Brusaferro, ha rilevato come "mentre in altri Paesi UE la situazione è altalenante e di transizione, la curva italiana dei contagi è in decrescita lenta e si intravede un abbassamento della curva di mortalità";
anche il piano vaccinale, dopo una difficile partenza causata dagli errori e dai ritardi organizzativi imputabili alla precedente gestione, sembra procedere in continua accelerazione, superando, in diverse occasioni, le 500.000 dosi giornaliere inoculate, valore in linea con quanto indicato dal commissario straordinario, generale Figliuolo;
in questo quadro si rende quanto mai necessaria ed urgente una revisione dei parametri fino ad oggi adottati in riferimento all'Rt, l'indice di diffusione del virus che determina i cambiamenti di colore delle regioni, che a parere della maggior parte dei presidenti di Regione appare ormai poco affidabile, in quanto, in alcuni casi e secondo la maggior parte dei presidenti di Regione, è distorsivo e non fotografa realisticamente la situazione attuale;
adeguare il quadro normativo alla nuova e mutata situazione epidemiologica, ma anche alle continue esigenze economico-sociali che sono altrettanto importanti in vista di una ripresa regolare dell'economia italiana, è quanto mai urgente ed essenziale;
il decreto-legge n. 52 del 2021, recante "Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19", attualmente all'esame della Camera dei deputati, ha delineato un cronoprogramma relativo alla progressiva eliminazione delle restrizioni rese necessarie per limitare il contagio da virus SARS-CoV-2, alla luce dei dati scientifici sull'epidemia e dell'andamento della campagna di vaccinazione;
il decreto prevede che tutte le attività oggetto di precedenti restrizioni debbano svolgersi in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati o da adottare da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, sulla base dei criteri definiti dal comitato tecnico scientifico;
alla luce dei confortanti dati sulla situazione epidemiologica, sarebbe auspicabile una valutazione sull'anticipazione delle riaperture e la ripresa delle attività previste per i mesi di giugno e luglio;
molte attività, come ad esempio quelle della ristorazione, possono dal 26 aprile 2021, nella zona gialla, consentire il servizio di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all'aperto, a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti tuttora in vigore; tale assetto sta comportando una disparità di trattamento per tutte quelle attività che non dispongono di adeguati spazi all'aperto e rischia di compromettere una situazione economica già particolarmente difficile;
altri settori come quello culturale, del wedding e sportivo, con particolare riguardo alle piscine e alle palestre, potrebbero, con i dovuti protocolli di sicurezza, riaprire le proprie attività;
anche gli esercizi all'interno dei centri commerciali e parchi commerciali, durante il fine settimana, potrebbero con i suddetti protocolli tornare a lavorare con regolarità;
alcuni Paesi europei, come Portogallo, Danimarca, Svezia, Croazia, Irlanda e Repubblica ceca, non prevedono il coprifuoco, ed anche la Spagna, che ha avuto un percorso epidemiologico tragicamente simile a quello del nostro Paese, ha recentemente revocato questa misura di interdizione;
in Italia, in base alle vigenti disposizioni, permane ancora un divieto di circolazione dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo; questa restrizione sta comportando notevoli problemi a molte attività di ristorazione, che hanno subito una notevole contrazione dei coperti nella fascia serale con una perdita di fatturato considerevole;
il coprifuoco rappresenta una significativa quanto non più sopportabile limitazione alla libertà personale dei nostri concittadini che, durante tutto il periodo dell'emergenza pandemica, hanno dimostrato uno straordinario senso del dovere e di attaccamento alle istituzioni democratiche;
valutare il superamento del coprifuoco diviene oltremodo necessario ed urgente, in linea con quanto fatto da altri partner europei, per dare un segnale tangibile di graduale ritorno alla normalità con ripercussioni positive ed importanti in termini sociali e di ripresa economica;
tra le misure più discusse delle ultime settimane c'è sicuramente quello delle "certificazioni verdi COVID-19" comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o la guarigione dall'infezione o l'effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo;
le certificazioni di vaccinazione e quelle di avvenuta guarigione potrebbero rappresentare il volano per una ripresa degli spostamenti in tutta la comunità europea, soprattutto in vista dei mesi estivi che saranno cruciali per il rilancio del turismo;
in questo quadro, è quanto mai necessario che il nostro Paese si faccia interprete a livello europeo di una linea comune che possa prevedere misure omogenee, al fine di non creare disparità di trattamento che potrebbero comportare diseconomie di scala relative ai flussi turistici;
sarebbe allo studio un piano per effettuare le vaccinazioni anche nei luoghi di villeggiatura: le Regioni, in accordo con il commissario Figliuolo, potrebbero a breve prevedere la possibilità di vaccinare le persone che si spostano in altre regioni, anche per vacanza;
questo problema si è posto soprattutto per i richiami, che per molti dovranno essere somministrati in piena estate durante le ferie; esiste il concreto rischio che la campagna vaccinale rallenti, perché le persone potrebbero trovarsi in luoghi diversi da quello di residenza ed è fondamentale prevenire una situazione di "impasse" in un momento cruciale per la campagna vaccinale;
nel corso dell'iter al Senato del decreto-legge n. 41 del 2021 (detto "decreto sostegni") è stato accolto un ordine del giorno a firma Bernini e altri (G/2144/16/5 e 6), che impegna il Governo a valutare la possibilità di assumere iniziative volte a prevedere la riapertura graduale di tutte le attività commerciali nel rispetto delle regole di sicurezza e del sistema di controlli;
nel corso dell'iter alla Camera del decreto-legge n. 30 del 2021, sono stati accolti due ordini del giorno (9/2945-A/57 a firma Fiorini e altri e 9/2945-A/30 a firma Silli e altri), che impegnano il Governo, nel mese di maggio, a valutare, sulla base dell'andamento del quadro epidemiologico oltre che dell'avanzamento della campagna vaccinale, l'aggiornamento delle decisioni prese con il decreto-legge n. 52 del 2021, anche rivedendo i limiti temporali di lavoro e spostamento;
considerato il parere espresso il 5 maggio 2021 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 52 del 2021, recante "Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da Covid-10",
impegna il Governo:
1) a revisionare e ad aggiornare i parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, al fine di organizzare la zonizzazione, soprattutto in vista dell'avvio della stagione turistica;
2) ad assumere ogni utile iniziativa volta a superare l'attuale regime del coprifuoco, in linea con quanto fatto dagli altri Paesi europei;
3) a prevedere un'anticipazione delle riaperture e della ripresa delle attività previste per i mesi di giugno e luglio;
4) a riaprire i centri commerciali anche nel fine settimana;
5) a permettere, in sicurezza, l'organizzazione di cerimonie e dei relativi eventuali festeggiamenti;
6) a consentire, nelle zone a basso rischio di contagio e in sicurezza, la ristorazione al chiuso e il consumo di cibi e bevande al banco nelle attività che lo prevedono;
7) ad anticipare la riapertura dei parchi tematici e acquatici, attualmente prevista per il 1° luglio 2021;
8) a prevedere la riapertura al pubblico degli stadi che ospitano gare di sport professionistico in numero di spettatori congruo a garantire la massima sicurezza;
9) a farsi interprete a livello europeo di una linea comune che possa prevedere misure omogenee di spostamento all'interno dell'Unione europea, al fine di non creare disparità di trattamento che potrebbero comportare diseconomie di scala relative ai flussi turistici;
10) ad adottare misure volte a consentire, anche per chi è in vacanza al di fuori della propria regione di residenza, la possibilità di accedere alle inoculazioni;
11) ad adottare provvedimenti che siano accompagnati da misure di controllo del territorio per il rispetto delle prescrizioni di legge, al fine di evitare assembramenti e conseguente aumento dei contagi.