Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02470

Atto n. 3-02470

Pubblicato il 28 aprile 2021, nella seduta n. 321
Svolto nella seduta n. 322 dell'Assemblea (29/04/2021)

LAFORGIA , DE PETRIS - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

nel mese di ottobre 2020, la Commissione europea ha pubblicato una direttiva quadro per l'introduzione del salario minimo legale, con lo scopo di contribuire all'istituzione di un sistema di retribuzione dei lavoratori più equo ed equilibrato nell'Unione europea. Infatti il divario salariale nei e tra i Paesi europei favorisce la concorrenza sleale e la delocalizzazione delle imprese, mortifica il lavoro, favorisce la disparità di genere e soprattutto alimenta la crescita di salari poveri che non consentono una vita dignitosa;

la proposta contiene regole volte a rendere più efficaci i sistemi adottati dai Paesi della UE, perseguendo l'obiettivo comune di migliorare l'adeguatezza dei salari e rendere accessibile a tutti i lavoratori la tutela di un trattamento salariale minimo legale, rafforzando ed estendendo la copertura della contrattazione collettiva, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità;

la condizione del lavoro povero, la drammatica situazione sociale ed economica generata dall'emergenza da COVID-19, la crescita dei lavoratori atipici, spesso privi delle minime tutele, e soprattutto la frammentazione contrattuale e la crescita esponenziale di contratti "pirata" rendono urgente, anche in un Paese come l'Italia che vanta un buon indice di copertura contrattuale, affrontare il tema del salario minimo legale. Il confronto era stato avviato sul merito dall'11ª Commissione permanente (Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) del Senato, con l'inizio dell'esame dei disegni di legge depositati su questo tema e da cui oggi si dovrebbe ripartire per risolvere una questione sociale ineludibile. Tanto più dopo questa fase, caratterizzata da un crollo dell'occupazione, e nei prossimi mesi, quando scadrà il blocco dei licenziamenti;

secondo le stime dell'ISTAT di giugno 2019, quasi 3 milioni di lavoratori dipendenti guadagnano meno di 9 euro lordi per ora lavorata pur includendo le tredicesime mensilità. Sono principalmente lavoratori dei settori in espansione occupazionale, quel terziario a bassa produttività ed enormi rendite in cui il tessuto imprenditoriale italiano ha deciso di specializzarsi negli ultimi decenni. Ma sono anche operai metalmeccanici: il 14,3 per cento dei nuovi rapporti di lavoro nel settore metalmeccanico paga meno di 9 euro lordi all'ora. Percentuale che raggiunge il 27 per cento nel settore alberghiero e della ristorazione, oltre il 18 per cento per sanità e assistenza sociale e addirittura il 28 per cento nel settore dell'istruzione. A questi vanno aggiunti tutti i lavoratori parasubordinati, i tirocinanti, gli stagisti che guadagnano ancora meno. Oggi, dopo la grave crisi occupazionale seguita all'emergenza COVID, è presumibile che la platea dei lavoratori poveri sia decisamente aumentata;

per questo, ferma restando l'applicazione generalizzata del contratto collettivo nazionale del lavoro, a ulteriore garanzia del riconoscimento di una giusta retribuzione, si ritiene opportuno introdurre per legge una soglia minima salariale. L'introduzione del salario minimo legale favorirebbe una riunificazione del mondo del lavoro e renderebbe più sconvenienti gli strumenti di frammentazione del ciclo produttivo e della forza lavoro. Il massimo ribasso non potrebbe andare oltre quel minimo. I contratti collettivi sarebbero in tal modo rafforzati in quanto la soglia opererebbe solo sulle clausole relative ai "minimi", ove inferiori alla soglia individuata, lasciando al contratto collettivo la regolazione delle altre voci retributive,

si chiede di sapere quali iniziative intenda intraprendere il Ministro in indirizzo, nel rispetto della direttiva quadro per l'introduzione del salario minimo legale che la Commissione europea ha pubblicato nell'ottobre 2020 e conseguentemente al confronto che era stato avviato, con l'inizio dell'esame dei disegni di legge depositati su questo tema, dalla Commissione Lavoro del Senato, per migliorare l'adeguatezza dei salari e rendere accessibile a tutti i lavoratori la tutela di un trattamento salariale minimo, rafforzando ed estendendo la copertura della contrattazione collettiva, e migliorare le condizioni dei milioni di lavoratrici e lavoratori che hanno pagato prezzi sociali altissimi in termini di reddito a causa dell'emergenza COVID-19.