Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00307
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Atto n. 1-00307
Pubblicato il 15 dicembre 2020, nella seduta n. 282
LICHERI , CIOFFI , SANTANGELO , CASTELLONE , FERRARA , LOMUTI , SANTILLO , LANZI , PAVANELLI , PIRRO
Il Senato,
premesso che:
il decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, recante "Disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19", ha previsto che dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell'ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, anche ubicate in altro comune, ai quali si applicano i predetti divieti;
sulla base delle disposizioni contenute nel decreto-legge, il 3 dicembre, dal Presidente del Consiglio dei ministri è stato conseguentemente adottato un nuovo decreto volto a contrastare la diffusione del coronavirus sull'intero territorio nazionale. Le disposizioni sono entrate in vigore dal 4 dicembre e sono vigenti fino al 15 gennaio 2021;
considerati i risultati sinora osservati in termini di prima decrescita della curva dei contagi e dell'indice di trasmissione, osservati nelle ultime settimane;
valutata l'opportunità di assicurare un alto livello di precauzione, onde evitare un riacutizzarsi del fenomeno epidemico e l'aggravarsi della pressione, ancora elevata, sulle strutture ospedaliere e su quelle della medicina territoriale, per la cura e l'assistenza dei contagiati;
considerato inoltre che l'approssimarsi delle festività natalizie e delle occasioni di aggregazione rende opportuna una riflessione sulle misure, anche di carattere normativo, volte a prevenire il pericolo di aumentare in maniera esponenziale il rischio di contagio e l'insorgenza di nuovi focolai, anche a tutela degli operatori sanitari e delle persone che versano in condizioni di fragilità,
impegna il Governo a rivalutare le norme sugli spostamenti relativi ai giorni 25 e 26 dicembre e 1° gennaio alla luce dei più recenti dati forniti dal comitato tecnico scientifico e dell'evoluzione del quadro epidemiologico in atto.