Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01003
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Atto n. 3-01003
Pubblicato il 10 luglio 2019, nella seduta n. 131
URSO , CIRIANI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
dopo il recente ulteriore ultimatum dell'Unione europea all'Italia sulla Torino-Lione, il Governo ha chiesto l'ennesima proroga per raggiungere una sintesi sulla questione TAV;
sono state concesse due settimane in cui si dovrebbe giungere a quella sintesi che il Governo da oltre un anno non riesce a trovare;
da notizie di stampa si apprende che il Ministro in indirizzo avrebbe inviato una lettera all'Inea, l'Agenzia esecutiva per l'innovazione e le reti della Commissione europea, in cui conferma l'impegno a fornire la risposta definitiva del Governo italiano sull'intenzione o meno di rispettare impegni e scadenze concordati con Francia ed Europa sulla Torino-Lione entro il 26 luglio 2019;
dalle cronache riportate dai quotidiani risulta evidente che continua a permanere una sostanziale contrarietà alla continuazione del progetto da parte della principale forza parlamentare della maggioranza di Governo e anche dei Ministri competenti per materia a fronte invece di una posizione favorevole espressa più volte dalla quasi totalità dei Gruppi parlamentari negli organi competenti e di un consenso ampio e trasversale dell'opinione pubblica;
venerdì 12 luglio il vice premier Luigi Di Maio incontrerà la base dei suoi attivisti in fibrillazione all'idea di un via libera alla TAV che sarebbe il colpo di spugna sulla "madre" di tutte le battaglie ambientaliste del Movimento;
si legge che Di Maio sarà accolto dagli attivisti con un documento, già approvato, le cui conclusioni sono nette e che afferma che: «Il Movimento 5 Stelle sostiene la lotta del Movimento Notav, a difesa dell'ambiente. Non si vuole né il Tav, né il "Mini Tav" o "Tav leggero"; solo l'opzione zero è accettabile senza compromessi»;
se il Governo dovesse decidere di non dare il via definitivo al progetto della TAV, l'Unione europea ritirerà i fondi concessi (circa 800 milioni di euro già stanziati) e potrebbe chiedere la restituzione dei 120 milioni di euro già versati all'Italia,
si chiede di sapere quale sia la posizione del Governo dopo un anno di analisi sul rapporto tra costi e benefici sul progetto TAV e come intenda evitare che l'Italia perda questa straordinaria occasione di progresso e di sviluppo.