Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00372
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Atto n. 3-00372
Pubblicato il 14 novembre 2018, nella seduta n. 58
D'ARIENZO , MARCUCCI , MARGIOTTA , ASTORRE - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
la velocità della ripresa economica e la competitività del nostro Paese dipende in buona misura anche dalla realizzazione di importanti investimenti pubblici e privati. Sulle grandi opere infrastrutturali si misura la capacità del Governo di guardare al futuro e di dotare il Paese di un sistema connesso, integrato con il resto dell'Europa e capace di creare crescita;
nel Paese si sta diffondendo una grave preoccupazione, come dimostrano la recente manifestazione organizzata spontaneamente da cittadini e imprese nella città di Torino e quella in via di organizzazione a metà dicembre nella città di Verona, in relazione alla decisione dell'Esecutivo di sottoporre, in linea con quanto previsto nel programma di Governo, alcune grandi opere infrastrutturali di rilevanza nazionale ed internazionale ad un'analisi costi-benefici che di fatto determinerebbe il blocco dei lavori in corso o l'allungamento dei tempi della loro realizzazione;
le grandi opere attualmente interessate dall'analisi costi-benefici da parte della struttura di tecnici appositamente incaricati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, come si rileva dalla stampa e dalla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, sono in particolare: 1) l'alta velocità Torino-Lione, che è un collegamento internazionale, che consentirà di connettere in modo più rapido il Nord del Paese al sistema europeo dell'alta velocità-alta capacità; 2) il terzo valico dei Giovi, che è il collegamento tra Genova, il più importante porto italiano, e l'Europa: un'opera già in buona parte realizzata, senza la quale Genova e l'Italia sarebbero condannati all'isolamento, anche in considerazione del fatto che i porti liguri hanno avuto nel 2017 un incremento di traffico e una crescita molto superiore rispetto a quelli del nord Europa; 3) l'alta velocità ferroviaria Brescia-Padova, opera fondamentale, prevista e finanziata, con valutazione di impatto ambientale, già predisposta nel tratto Verona-Padova e in via di conclusione nel tratto Brescia-Verona. Essa consentirebbe finalmente tempi civili nell'attraversamento del Nord Italia, in cui manca solo questo tratto e per il quale è "collo di bottiglia"; essa rappresenterebbe inoltre un grande vantaggio in termini ambientali a motivo della pesante riduzione del trasporto su gomma; 4) la gronda di Genova, la cui necessità di realizzazione è emersa in tutta evidenza a seguito del crollo del ponte Morandi e alle difficoltà che sta affrontando la città nella gestione della mobilità di persone e merci; 5) la Pedemontana lombarda e la Pedemontana veneta; 6) il Mose; 7) il passante autostradale di Bologna; 8) la Tav, con particolare riguardo al passante di Firenze; 9) la strada statale 106 Jonica-Sibari-Roseto Capo Spulico; 10) la nuova pista dell'aeroporto di Firenze;
la decisione assunta dal Governo di sottoporre all'analisi costi-benefici le suddette opere infrastrutturali, in corso di realizzazione o già finanziate, per le quali sono state impegnate e spese ingenti risorse economiche, oltre a bloccare il Paese e mettere in difficoltà un rilevante numero di imprese e di lavoratori impegnati nella loro realizzazione, rischia di compromettere il pieno rispetto di accordi internazionali assunti dal nostro Paese per le grandi opere della rete TEN-T;
la conclusione dell'analisi costi-benefici da parte della struttura dei tecnici incaricati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti era stata inizialmente prevista dal Governo tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre 2018, ma è stata ulteriormente posticipata senza fissare una data certa. Ciò, di fatto, proroga il blocco di importanti opere infrastrutturali per il Paese e allunga i tempi della loro realizzazione, nonché quelli relativi alle opere connesse di compensazione territoriale,
si chiede di sapere:
quale sia la posizione del Ministro in indirizzo sul futuro delle grandi opere infrastrutturali in Italia;
quali siano i criteri e le modalità di svolgimento delle verifiche in corso da parte della struttura di tecnici incaricati di svolgere l'analisi costi-benefici sulle opere infrastrutturali già avviate;
quale sia la data certa di conclusione dei lavori da parte della struttura tecnica incaricata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di effettuare l'analisi costi-benefici sulle grandi opere infrastrutturali;
se le conclusioni del lavoro svolto dalla struttura di tecnici incaricati saranno rese note al Parlamento e ai cittadini con un apposito e dettagliato documento su tutte le opere oggetto d'indagine;
se, in attesa dei risultati di tali valutazioni, i cui tempi sono ancora ignoti, il Ministro intenda comunque garantire la prosecuzione dei lavori in corso sulle opere oggetto di valutazione;
se intenda rendere noto, in ragione della trasparenza, a quanto ammontino gli oneri a carico del bilancio pubblico in caso di blocco delle opere infrastrutturali ed in particolare per quelle su cui esistono accordi internazionali, che impongono, in caso di mancata realizzazione dell'opera, il pagamento di tutte le somme spese dall'Unione europea e dagli altri Stati.