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Finanziaria e Bilancio: via libera definitivo

Il Senato ha definitivamente approvato in terza lettura i disegni di legge finanziaria 2010 (A.S. 1790-B) e Bilancio 2010-2012 (A.S. 1791-B).
Nel corso della discussione in Aula il relatore sul ddl di bilancio, sen. Latronico (PdL), ha illustrato le principali modifiche apportate dalla Camera dei deputati, rilevando come i differenziali di bilancio siano rimasti sostanzialmente invariati. Se è vero che l'Italia ha retto meglio di altri Paesi l'impatto della crisi, occorre modificare i fattori di contesto che respingono capitali ed intelligenze, con uno spirito riformatore che, in un clima di concordia politica, possa portare ad una vera riduzione e qualificazione della spesa pubblica.
Il relatore sul ddl finanziaria, sen Saia (PdL), ha evidenziato come l'altro ramo del Parlamento abbia notevolmente incrementato il contenuto della manovra ed ha segnalato in particolare: gli interventi per la riduzione di 20 punti percentuali dell'acconto Irpef 2009; le misure che delineano il Patto per la salute per il triennio 2010-2012; le norme relative alle Province autonome di Trento e Bolzano; il rimborso ai piccoli Comuni per le minori entrate conseguenti all'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale; il sostegno ai redditi dei lavoratori e delle famiglie; le misure a favore dei disoccupati; l'istituzione della Banca del Mezzogiorno spa; la riduzione dei trasferimenti a Comunità montane, piccoli Comuni e Province con il taglio, in alcuni casi, del numero di assessori e consiglieri e l'abolizione delle figure del difensore civico e del direttore generale (misure che suscitano perplessità per le conseguenze negative che ne deriveranno per l'operatività degli enti locali); la rimodulazione delle spese per la giustizia; l'incremento di risorse per investimenti (tra cui quelli per il ponte sullo Stretto di Messina, per l'edilizia carceraria, per la messa in sicurezza sismica delle scuole e per ridurre il rischio idrogeologico); le norme in materia di blocco delle assunzioni; l'incremento delle risorse per ricerca e sviluppo; l'ampliamento del Fondo per esigenze urgenti e indifferibili con l'individuazione di una serie di finalizzazioni specifiche; le misure per l'autotrasporto e per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Tali interventi sono stati resi possibili anche grazie ai maggiori introiti dello scudo fiscale, anche se circa 300 milioni sono stati destinati ad interventi microsettoriali che sarebbe stato meglio evitare, mentre sarebbe stato opportuno che la cedolare secca sugli affitti, prevista per la sola zona dell'Aquila, fosse stata estesa all'intero territorio nazionale. E' importante ora che il Governo dia seguito agli impegni assunti o che assumerà attraverso l'accoglimento di ordini del giorno, così come sarebbe un bel segnale di dialogo con l'opposizione e di forza della maggioranza se l'Esecutivo rinunziasse a porre la questione di fiducia sul provvedimento.



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