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Decreto di stabilizzazione finanziaria: esame in Aula

Nella seduta di martedì 6 settembre l'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 2887, di conversione in legge del decreto 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo.

Il relatore, sen. Azzollini, ha illustrato le disposizioni del testo originario del decreto-legge che, articolate in quattro titoli, recano misure per la stabilizzazione, interventi per lo sviluppo, misure a sostegno dell'occupazione e interventi per la riduzione dei costi degli apparati istituzionali. Il relatore ha dato conto, quindi, delle modifiche approvate nella Commissione di merito, che ha soppresso il contributo di solidarietà a carico dei dipendenti del settore privato, ha alleggerito i tagli agli enti locali, ha inasprito le norme di contrasto dell'evasione fiscale, ha approvato la proposta dell'opposizione in tema di spending review. Sottolineando il carattere irrazionale delle fibrillazioni dei mercati finanziari e invocando una nuova governance europea, il sen. Azzollini ha posto infine l'accento sull'opportunità di varare riforme strutturali che contemplino interventi selettivi sulla spesa pubblica e misure di liberalizzazione.

Il relatore di minoranza, sen. Morando, ha duramente criticato il Governo che ha sottovalutato il rischio di default, ha dato prova di incompetenza, scarsa coesione e carenza di leadership, avanzando proposte confuse, inadeguate, ingiuste. Una manovra capace di aggredire diseguaglianza, scarsa crescita ed eccesso di debito pubblico richiederebbe maggiori interventi per la riduzione della spesa pubblica, minore aumento della pressione fiscale, più coraggio sul fronte dell'apertura dei mercati, uno spostamento del prelievo dal lavoro alla rendita e ai consumi. Un programma di risanamento credibile per salvare il Paese dalla sindrome greca dovrebbe contemplare l'applicazione accelerata e universale della riforma previdenziale, modifiche costituzionali per ridurre i costi della politica e per introdurre l'obbligo del pareggio del bilancio, alienazione di quote del patrimonio pubblico, un'imposta patrimoniale ad aliquota ridotta, una decisa lotta all'evasione fiscale.

Semplificazione della normativa agricola ed agroalimentare

Martedì 6 settembre, in Commissione Agricoltura, è proseguito l'esame del ddl 2735, recante "Semplificazione della normativa agricola ed agroalimentare". Nella seduta del 19 luglio 2011, la relatrice Allegrini ha sottolineato come il peso della burocrazia condizioni negativamente la vita e l'economia delle imprese agricole, oberate da oneri amministrativi che hanno raggiunto livelli sempre meno sopportabili. La presenza di procedure amministrative troppo onerose - ha aggiunto la relatrice - rischia di sovraccaricare un settore che affronta le grandi difficoltà già citate legate all'incremento continuo della concorrenza, alla globalizzazione, alla contrazione dei consumi. Il provvedimento in esame contiene dunque una serie di norme che hanno l'obiettivo di semplificare le procedure in materia di assunzioni (anche di cittadini extracomunitari), sicurezza sul lavoro, valutazione dei rischi, disposizioni di primo soccorso, certificato di prevenzione incendi, autorizzazione alle emissioni in atmosfera degli allevamenti, trasporto e trattamento dei rifiuti agricoli, contratti agrari.

Situazione economica: documentazione

Il dossier "Le nuove prospettive finanziarie 2014-2020" (formato pdf: 2031 KB; a cura del Servizio Affari europei ed internazionali del Senato) è dedicato alla Comunicazione della Commissione europea "A Budget for Europe 2020", nella quale vengono enunciate le linee direttive delle prospettive finanziarie per il periodo 2014-2020. Nella scheda del primo decreto di stabilizzazione finanziaria (ddl n. 2814) sono disponibili i documenti acquisiti in Commissione Bilancio in occasione delle audizioni di Confindustria, Rete Imprese Italia, Istat, Abi, Corte dei Conti, Banca d'Italia, Cnel e dei sindacati.



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