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Comunicati stampa del Senato

Intercettazioni telefoniche: Pera, "il Parlamento intervenga con urgenza"

Il Presidente del Senato, Sen. Marcello Pera, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Il problema delle intercettazioni telefoniche e sempre piu grave e allarmante. Inutile accusare i giornali: tutti i giornalisti, in tutto il mondo, se hanno notizie, le pubblicano, come e quando ritengono di loro convenienza. E di scarsa utilita prendersela con la magistratura: le trascrizioni escono dagli uffici delle procure o del gip o della polizia giudiziaria o degli avvocati o di chi le trascrive, e mai nessuna indagine o ispezione ha trovato qualche responsabile". Continua Pera : "Se oltre 100mila utenze telefoniche di cittadini italiani sono sotto controllo (con un costo di oltre 300 milioni di Euro), e quindi, per moltiplicazione, se un numero enorme di conversazioni sono intercettate, il problema sta nella normativa. Oggi si puo intercettare qualunque cittadino, anche se non indiziato di alcun reato. Si puo intercettare anche per reati che potrebbero essere accertati diversamente. E si puo intercettare per tempi fissati per legge ma prorogabili senza limiti. I dati ogni anno in crescita (erano 32mila nel 2001 le utenze sotto controllo) mostrano che le intercettazioni sono diventate lo strumento, se non unico, certo privilegiato delle indagini della magistratura". Per il Presidente del Senato: "L'opinione pubblica e da tanto tempo allarmata, ma sembra che su questa pratica perversa, che non e paragonabile con quella di nessun paese occidentale e che priva i cittadini di una delle liberta piu elementari, sia calata la rassegnazione, come se si trattasse di una calamita naturale. Credo che sia dovere del Governo e del Parlamento intervenire. E poiche sono in gioco le liberta fondamentali, penso che, se c'e la volonta, ci sono anche i tempi per trovare soluzioni condivise da maggioranza e opposizione, anche con strumenti di urgenza. Tanto piu adesso che gli episodi vedono coinvolti illustri esponenti di varie parti politiche e siamo alla vigilia delle elezioni. Se la letteratura telefonica continua, e prevedibile che nella campagna elettorale le registrazioni prenderanno il posto di striscioni, manifesti, volantini. Oggi contro l'uno, domani contro l'altro, di fatto contro tutti".



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