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Comunicati stampa del Senato
  • Agosto 2003

    • Venerdì 8

TRAGEDIA DI MARCINELLE: MESSAGGIO PERA A TREMAGLIA

"La data dell'8 agosto 1956 e scolpita nella nostra storia nazionale: 136 minatori italiani, e piu di cento di altre nazionalita, persero la vita in un incidente nella miniera carbonifera di Marcinelle, in Belgio. La celebrazione della "Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo", che giustamente si ricollega alla commemorazione di quel tragico episodio, ci riporta alla mente con forza il cammino - doloroso e difficile, ma anche esaltante - dell'emigrazione italiana". Inizia cosi la lettera inviata dal Presidente del Senato, Marcello Pera, al ministro per gli Italiani nel mondo, Mirko Tremaglia, per il triste anniversario. "Per oltre un secolo dopo l'unificazione, milioni di italiani - ricorda Pera - hanno lasciato il territorio nazionale per cercare un futuro migliore: con il loro lavoro tenace ed il loro sacrificio hanno contribuito ad edificare i Paesi che li hanno accolti. Ovunque hanno creato comunita italiane coese e solidali, tra le quali, ancora oggi, riscontriamo i valori nazionali piu autentici e sentiti". Secondo il Presidente del Senato "il nostro Paese ha un debito di gratitudine verso gli Italiani nel mondo: verso gli emigrati, anzitutto, ma anche verso i loro figli e nipoti. Dobbiamo anche al loro impegno lo straordinario progresso economico e civile del nostro Paese". Per questo motivo "l'8 agosto - continua Pera - ci impone anche una riflessione sul carico di sofferenza che essi hanno dovuto sostenere: la separazione dai familiari, l'isolamento, le difficolta dell'integrazione, il desiderio del ritorno. Molti furono costretti dalle circostanze a lavorare in condizioni che a noi oggi appaiono intollerabili. E purtroppo molti, come a Marcinelle, persero la vita". Infine per il Presidente del Senato "la celebrazione della "Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo" - un'iniziativa che dobbiamo anche alla sua opera tenace in favore degli italiani nel mondo - ci consente di onorare, come e doveroso, la memoria di tutti i lavoratori italiani emigranti". La lettera di Pera si conclude con due ringraziamenti, "anche a nome di tutti i Senatori", per tutti questi "protagonisti silenziosi della nostra storia", e per tutti coloro i quali "si adoperano infaticabilmente per esaltare il solido legame che unisce l'Italia e gli Italiani nel mondo".



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