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843ª Seduta pubblica

Mercoledì 21 giugno 2017 alle ore 09:35

Comunicato di seduta

A conclusione delle comunicazioni del Governo in vista del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017, l'Assemblea ha approvato la risoluzione dei Gruppi di maggioranza e, con modifiche, le risoluzione dei Gruppi ALA e FI-PdL.

La proposta di risoluzione di maggioranza impegna il Governo, sui temi della migrazione, ad allargare il consenso sulla necessità di una nuova misura emergenziale a sostegno degli Stati membri in prima linea in attesa di una riforma del sistema comune d'asilo, a intensificare il coordinamento e a rafforzare la cooperazione con i paesi terzi, a sostenere la necessità di correlare l'accesso ai finanziamenti e ai fondi europei al rispetto del diritto d'asilo e dei principi di solidarietà e responsabilità dei Trattati; sui temi della crescita, impegna a ribadire il sostegno a una politica commerciale in difesa di un sistema multilaterale, aperto e inclusivo e a sostenere le proposte ambiziose sul completamento dell'Unione economica e monetaria e il rafforzamento della dimensione sociale; in tema di protezione e difesa comune, a proseguire l'azione di rafforzamento e ad appoggiare le proposte sul bilancio; in vista del prossimo G20 di luglio a rinnovare gli sforzi per consolidare gli impegni con l'Africa e a difendere l'accordo di Parigi sul clima. La risoluzione di FI-PdL contiene dettagliati impegni sulla necessità che l'Unione europea condivida con l'Italia il peso e i costi della pressione migratoria sulla rotta del Mediterraneo centrale. La risoluzione di ALA impegna a perorare la causa del trasferimento dell'Agenzia europea per i medicinali in territorio italiano.

In apertura di seduta il Presidente del Consiglio Gentiloni ha ricordato che lunedì scorso sono iniziati i negoziati per l'uscita del Regno Unito dalla UE in un clima che ha smentito le previsioni più fosche sulla tempesta perfetta: la Brexit, più che una campana a morte, è stata una sveglia robusta per l'Unione e ne ha rivitalizzato il progetto. L'obiettivo dell'Italia in questi negoziati è la chiarezza dei rapporti tra Regno Unito e UE sui diritti dei concittadini residenti in Gran Bretagna. L'Europa - ha sottolineato il Presidente Gentiloni - ha uno spazio geopolitico maggiore da occupare, dopo la scelta statunitense di concentrarsi sulle dinamiche interne, e intende contrastare i cambiamenti climatici dichiarando non negoziabili gli accordi di Parigi. La nuova leadership francese può dare un contributo importante al rilancio del progetto europeista e l'Italia, che si riconosce in questa strategia, si batterà con forza affinché cambi l'edificio europeo: anche se la crescita è superiore alle previsioni, non può essere soffocata da regole concepite in uno scenario molto diverso; occorrono una vera unione monetaria, politiche del lavoro e investimenti, anche perché sviluppo e inclusione sono stati i motivi del successo e dell'attrattiva della costruzione comunitaria. Domani e dopodomani a Bruxelles si discuterà di sicurezza e difesa comune - tema sul quale si registra un piccolo passo avanti con l'istituzione di un fondo - e di immigrazione: l'Italia, che ha avuto soddisfazione morale dalla procedura d'infrazione nei confronti dei Paesi che non accettano gli impegni comuni, dirà che la politica migratoria è al di sotto delle esigenze di governo del fenomeno e continuerà a insistere sull'importanza delle politiche verso l'Africa. Infine l'Italia, che ha candidato Milano quale sede delle agenzie europee delle banche e del farmaco, chiederà che la scelta avvenga in base alla qualità della proposta e non ad una logica di compensazione.

Nella discussione sono intervenuti i sen. Monti, Manuela Repetti (Misto), Linda Lanzillotta, Camilla Fabbri, Susta (PD), Casini (AP), Mineo (SI-Sel), Barani (ALA), Liuzzi (GAL), Panizza (Aut), Martelli (M5S), Malan (FI-PdL). Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Gozi ha espresso parere favorevole sulla proposta di risoluzione n. 2 dei sen. Zanda (PD), Laura Bianconi (AP), Zeller (Aut) e Cecilia Guerra (Art.1-MDP), mentre ha espresso parere contrario sulla proposta di risoluzione n. 1 del sen. Centinaio (LN) e altri, che contiene numerosi impegni in tema di comune contrasto dei flussi migratori. Ha poi chiesto modifiche, che sono state accettate dai presentatori, alle proposte di risoluzione n. 3 del sen. Barani (ALA) e altri e n. 6 del sen. Romani (FI-PdL) e altri. Il parere sulle proposte di risoluzione n. 4 della sen. De Petris (SI-Sel) e altri e n. 5 del sen. Martelli (M5S) e altri è contrario perché i presentatori non hanno accettato le riformulazioni richieste. La risoluzione di SI-Sel, in tema di immigrazione, si oppone ai respingimenti e propone la promozione di corridoi umanitari e di un'accoglienza dignitosa; in tema di sicurezza e difesa, propone iniziative per impedire la vendita di armi ai Paesi che hanno supportato Daesh e il rifiuto di aumentare le spese militari; sui temi della crescita, chiede il superamento del Fiscal compact e una modifica dei Trattati per includere l'occupazione tra gli obiettivi delle politiche dell'Unione, una strategia per investimenti a lungo termine, l'emissione di titoli di debito europei. La risoluzione di M5S in tema di immigrazione chiede una radicale riforma del sistema di Dublino per superare il principio del paese di primo approdo, l'introduzione di criteri nelle quote di ricollocazione e di sanzioni per gli Stati che non partecipano alla redistribuzione dei richiedenti asilo; nei temi economici chiede l'abbandono di politiche depressive e azioni di sostegno al reddito; propone infine una maggiore chiarezza sul fondo europeo per la difesa e un taglio alle spese militari per recuperare risorse da reinvestire nel sociale.

Nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti i sen. Serenella Fucksia (Misto), Candiani (LN), Corsini (Art.1-MDP), Barani (AL), Mancuso (AP), Loredana De Petris (SI-Sel), Zeller (Aut), Martelli (M5S), Malan (FI-PdL) e Chiti (Art.1-MDP).

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