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586ª Seduta pubblica

Giovedì 3 marzo 2016 alle ore 16:00

Comunicato di seduta

La seduta è dedicata allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata al Ministro dell'ambiente.

Sulla posizione del Governo in ordine al pacchetto dell'economia circolare, hanno formulato quesiti i sen. Laura Puppato (PD), Paola Pelino (FI-PdL), Paola Nugnes (M5S), Di Biagio (AP), Compagnone (AL-A) e Tarquinio (CoR).

Il Ministro dell'ambiente Galletti ha evidenziato che il passaggio all'economia circolare richiede un profondo mutamento culturale e adeguati incentivi economici e ha affermato che l'Italia ha optato per la decarbonizzazione in anticipo sulle decisioni europee. Il Ministro ha menzionato il gruppo informale sull'uso efficiente delle risorse e l'economia circolare istituito presso il Ministero, il collegato ambientale che prevede criteri ambientali minimi per gli acquisti delle pubbliche amministrazioni e per gli appalti, il piano sui consumi sostenibili e l'istituzione di un marchio di qualità ambientale. Sul tema dello smaltimento dei rifiuti ha preannunciato un'iniziativa legislativa volta a diminuire il conferimento in discarica, ancora troppo elevato, e a diffondere la raccolta differenziata.

In replica, la sen. Nugnes (M5S) si è dichiarata insoddisfatta: dopo aver assestato un colpo alla filiera delle fonti rinnovabili, in tema di rifiuti il Governo ha previsto l'entrata in funzione di otto nuovi inceneritori e ha ridotto la percentuale di raccolta differenziata.

Su operazioni di bonifica riguardanti siti industriali di interesse nazionale e siti di gestione e smaltimento dei rifiuti, hanno formulato domande i sen. Dalla Zuanna (PD), Paola Pelino (FI-PdL), Ornella Bertorotta (M5S), Alessandra Bencini (Misto-IdV), Di Biagio (AP), Battista (Aut), Compagnone (AL-A) e Tarquinio (CoR).

Il Ministro Galletti ha evidenziato che per il programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale sono stati stanziati complessivamente 2 miliardi di euro, che sono stati trasferiti alle Regioni ma non interamente spesi. Dopo aver dato informazioni specifiche sui siti di Trieste, Gela e Caffaro, si è soffermato sulle infrazioni per violazione della direttiva rifiuti: dal 2007 ad oggi le discariche abusive sono diminuite, passando da 200 a 155. Per la messa a norma sono stati stanziati 290 milioni di euro, ma si registrano gravi ritardi da parte degli enti locali: il Governo ha attivato procedimenti di diffida e, nei confronti delle Regioni inadempienti, intende avvalersi di un meccanismo di compensazione tra trasferimenti e sanzioni.

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