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275ª Seduta pubblica

Mercoledì 9 luglio 2014 alle ore 09:32

Comunicato di seduta

L'esame del ddl costituzionale n. 1429 di revisione della seconda parte della Costituzione inizierà, ove concluso, domani pomeriggio alle ore 16,30.

In apertura di seduta la Presidente della Commissione affari costituzionali sen. Finocchiaro (PD) ha chiesto un rinvio a domani, per ultimare i lavori in sede referente.

In considerazione della complessità e delicatezza della materia, per consentire una valutazione seria e ponderata del testo che la Commissione licenzierà probabilmente questa notte, i sen. Loredana De Petris (Misto-SEL), Buccarella (M5S), Campanella (Misto), Ferrara (GAL) e, a titolo personale, i sen. Corsini (PD) e Scilipoti (FI-PdL), hanno chiesto un rinvio a martedì prossimo dell'inizio della discussione e un tempo congruo - almeno una settimana - per la presentazione degli emendamenti. Anche il sen. Buemi (Aut-PSI) si è associato alla richiesta, ricordando che il testo costituzionale si fonda su delicati equilibri e gli effetti delle modifiche devono essere valutati in tutte le loro implicazioni. Il Capogruppo del M5S ha proposto inoltre una modifica del calendario dei lavori, con l'inserimento all'ordine del giorno del pacchetto anticorruzione, che il Governo sta ritardando in ragione di oscuri accordi con il PdL.

Il sen. Di Maggio (PI) ha chiesto un rinvio fino alla pronuncia della Giunta del Regolamento sulla legittimità della sostituzione, in Commissione affari costituzionali, del sen. Mauro (PI).

Il Capogruppo di Forza Italia, sen. Romani (FI-PdL), esprimendo apprezzamento per il metodo fin qui seguito, ha ricordato che molti nodi importanti devono essere ancora sciolti e ha chiesto di non calendarizzare oggi il ddl di revisione costituzionale ma di rinviare alla prossima Conferenza dei Capigruppo la definizione dei tempi.

Il sen. Centinaio (LN-Aut), fornendo assicurazioni sulle condizioni di salute del sen. Calderoli (LN-Aut), ha rilevato che nel calendario della prossima settimana ci sono provvedimenti urgenti, quali il ddl competitività e la delega lavoro.

Il sen. Sacconi (NCD) ha sottolineato l'urgenza della riforma e, formulando auguri di pronto ristabilimento al relatore di minoranza, sen. Calderoli (LN-Aut), ha valutato sufficiente il rinvio a domani. Il sen. Zanda (PD) ha sottolineato l'opportunità di rispettare il calendario già approvato.

Dopo la riunione della Conferenza dei Capigruppo, convocata dal Presidente Grasso, il Presidente del Senato ha comunicato il calendario dei lavori, approvato a maggioranza, fino al 25 luglio. Il ddl di riforma costituzionale, ove concluso, sarà incardinato domani alle 16,30; la discussione inizierà lunedì 14 alle ore 11 e proseguirà fino a giovedì 17. Il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 13 di martedì 15. Dal 21 al 25 luglio l'Aula esaminerà i decreti competitività e turismo.

L'Assemblea ha respinto le proposte di modifica avanzate dalla sen. De Petris (Misto-SEL), che prevedeva la discussione lunedì prossimo del ddl anticorruzione, l'inizio della riforma costituzionale mercoledì 16 e la fissazione del termine per gli emendamenti a martedì 22, e dal sen. Buccarella (M5S), che prevedeva la prossima settimana la discussione del ddl anticorruzione e del decreto competitività.

Secondo M5S, SEL e GAL l'esperienza degli ultimi anni dimostra che le forzature in materia costituzionale provocano storture che danneggiano il Paese. L'accelerazione imposta dal Presidente del Consiglio lede i diritti delle minoranze e conferma la deriva autoritaria in atto.

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