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270ª Seduta pubblica

Mercoledì 25 giugno 2014 alle ore 16:31

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha approvato, senza voti contrari, il ddl n. 1326, e connessi, recante disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo. Il testo passa all'esame della Camera dei deputati.

Nella seduta antimeridiana il relatore, sen. Tonini (PD), ha sottolineato che la cooperazione non ha più un carattere paternalistico ma si configura come un partenariato tra soggetti di pari dignità e costituisce un elemento essenziale della politica estera nazionale. La proliferazione nel settore di attori, pubblici e privati, richiede un coordinamento delle attività, mentre le risorse devono essere adeguate agli impegni assunti dall'Italia in sede internazionale.

Il ddl presentato dal Governo, che si basa sul testo approvato dalla Commissione esteri del Senato nella scorsa legislatura, specifica le finalità della cooperazione (sviluppo sostenibile, sradicamento della povertà, affermazione dei diritti umani, pacificazione e prevenzione dei conflitti); definisce gli ambiti di applicazione dell'aiuto pubblico allo sviluppo; attribuisce la responsabilità politica della cooperazione al Ministero degli affari esteri; attribuisce poteri di indirizzo e controllo al Parlamento sul documento di programmazione triennale sulle attività di cooperazione; istituisce l'Agenzia per la cooperazione allo sviluppo quale strumento finanziario unico in cui far confluire tutti i fondi destinati alla cooperazione; amplia i soggetti della cooperazione riconosciuti, includendo organizzazioni della società civile e imprese; detta infine norme transitorie per il riallineamento dell'Italia agli impegni internazionali assunti.

La discussione generale è proseguita con gli interventi dei sen. Lucidi (M5S), Razzi (FI-PdL), Micheloni (PD).

Il Vice Ministro degli esteri Pistelli, in replica, ha sottolineato il carattere strutturale della riforma, esito di un lungo e approfondito confronto. La cooperazione è ormai un sistema con diversi attori istituzionali, sociali ed economici. La riforma introduce un'unica regia e individua un soggetto garante della coerenza delle politiche. L'agenzia sarà una struttura snella e dotata di professionalità specifiche.

Gli articoli da 1 a 11, 13, 14, 16, 19, 22, 23, 25, da 27 a 29, da 31 a 33 sono stati approvati senza modifiche. All'articolo 12 è stato approvato l'emendamento 12.301 del sen. Zeller (Aut-PSI) e altri. All'articolo 15 è stato approvato l'emendamento del relatore 15.301. All'articolo 17 sono stati approvati gli emendamenti 17.300 del relatore e 17.201 (testo 2) del sen. Orellana (Misto) e altri. All'articolo 18 è stato approvato l'emendamento 18.300 del sen. Amoruso (FI-PdL). All'articolo 20 è stato approvato l'emendamento 20.200 del sen. Di Biagio (PI). All'articolo 21 è stato accolto l'emendamento 21.300 (testo 2) del sen. Zeller (Aut-PSI) e altri. All'articolo 24 è stato accolto l'emendamento 24.300 (testo 2) del sen. Zeller (Aut-PSI) e altri. All'articolo 26 sono stati approvati gli emendamenti 26.250 e 26.251 del relatore. All'articolo 30 è stato approvato l'emendamento 30.300 del sen. Amoruso (FI-PdL).

Hanno dichiarato voto favorevole al provvedimento i sen. Romano (SC), Mancuso (NCD), De Pietro (M5S), Amoruso (FI-PdL).

Hanno dichiarato l'astensione i sen. Candiani (LN-Aut) e De Cristofaro (Misto-SEL).

Il Parlamento in seduta comune è convocato domani alle 13 per l'elezione di due giudici della Corte costituzionale.

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