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260ª Seduta pubblica

Mercoledì 11 giugno 2014 alle ore 16:32

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha avviato la discussione di mozioni sull'operazione Mare nostrum.

Il sen. Gasparri (FI-PdL) ha chiesto la partecipazione al dibattito del Ministro dell'interno Alfano.

Il sen. Arrigoni (LN-Aut), nell'illustrare la mozione n. 244, ha sottolineato che la missione militare umanitaria Mare nostrum - istituita per gestire l'emergenza determinata dagli sbarchi dei clandestini, a seguito del naufragio di Lampedusa - non ha svolto alcuna azione dissuasiva ma ha piuttosto agevolato l'attività degli scafisti. Il dispositivo impegna quindi il Governo a sospendere la costosa operazione e a rafforzare i controlli alle frontiere; a completare il piano di accordi bilaterali al fine di impedire le partenze dai Paesi africani; ad adottare misure di sicurezza a tutela della salute dei cittadini e delle Forze dell'ordine; ad avviare iniziative, durante il semestre italiano di presidenza delle istituzioni comunitarie, per rafforzare il controllo dei confini terrestri e marittimi.

Il sen. Gibiino (FI-PdL), nell'illustrare la mozione n. 249, ha evidenziato il fallimento dell'operazione Mare nostrum, di cui si chiede la sospensione. Il dispositivo impegna il Governo a rafforzare i controlli per contrastare il traffico di esseri umani e di promuovere iniziative dell'Unione europea e della comunità internazionale per affrontare il problema degli aventi diritto all'asilo.

Il sen. Orellana (Misto), nell'illustrare la mozione n. 270, ha apprezzato il lavoro svolto dalla marina militare ma ha evidenziato che il complesso fenomeno migratorio va affrontato in modo strutturale, globale e sistemico, uscendo dalla logica emergenziale. Il dispositivo impegna quindi il Governo a trasformare Mare nostrum in una missione dell'Unione europea; a stipulare accordi di cooperazione con i Paesi di provenienza dei migranti; a coordinare Frontex, Eurosur e Mare nostrum, per evitare sovrapposizioni; a favorire un ampliamento delle possibilità di ricongiungimento con i familiari dei richiedenti protezione internazionale.

La mozione n. 271, illustrata dalla sen. Donno (M5S), che ha richiamato principi di umanità e universalità, impegna il Governo a chiedere maggiore cooperazione per affrontare l'emergenza nel Mediterraneo; a sostenere le azioni di Frontex e dell'Ufficio europeo per il diritto di asilo; a sollecitare la UE a una più efficace azione nei confronti dei Paesi di origine e di transito; a sospendere la pratica del respingimento; a favorire il ricongiungimento dei minori con i genitori; a chiedere alla UE l'attuazione della disposizione che prevede un beneficio temporaneo per lo Stato interessato da un afflusso improvviso di cittadini di Paesi terzi; a snellire le procedure di accoglienza e verifica delle situazioni giuridiche dei migranti.

Il sen. Casini (PI), nell'illustrare la mozione di maggioranza n. 272, sottoscritta anche dai sen. Zanda (PD), Sacconi (NCD), Zeller (Aut-PSI) e Susta (SC), ha ricordato che l'operazione Mare nostrum ha avuto l'obiettivo prioritario di salvare vite umane. Per intercettare e perseguire i responsabili del traffico di esseri umani occorre maggiore cooperazione internazionale, anche tenendo conto della difficoltà di stipulare accordi con i Paesi d'origine in assenza di soggetti statuali. Il dispositivo impegna quindi il Governo ad assumere iniziative per superare l'operazione; ad evidenziare la necessità di affrontare il problema a livello di Unione europea; a sostenere un'azione della comunità internazionale per stabilizzare la Libia; a sostenere un piano europeo di accoglienza dei migranti; a consentire un alleggerimento della posizione italiana attraverso un potenziamento di Frontex; a supportare gli enti locali che sostengono gli oneri dell'accoglienza.

Il sen. Scavone (GAL) ha illustrato la mozione n. 273, che impegna il Governo a modificare le modalità di gestione dell'operazione Mare nostrum, potenziando le prefetture; a prevedere il rilascio di un visto umanitario immediato e il trasferimento dei migranti attraverso vettori dell'Unione europea; a creare un'organizzazione di rete che veda la Sicilia solo come porta d'ingresso per l'Europa; a far fronte all'emergenza sanitaria in Sicilia.

Nella discussione generale sono intervenuti i sen. Ornella Bertorotta, Ivana Simeoni, Cristina De Pietro, Michela Montevecchi (M5S); Compagna (NCD); Vattuone, Venera Padua, Verducci, Maria Cecilia Guerra (PD); Centinaio, Consiglio, Erika Stefani (LN-Aut); Gibiino, Alicata, Anna Maria Bernini (FI-PdL); Battista (Misto); Mario Mauro (PI).

La replica del Governo e le dichiarazioni di voto si svolgeranno nella seduta antimeridiana di domani.

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