Archivio delle notizie
  • Novembre 2013

    • Martedì 5

      D-L istruzione, università e ricerca: esame in 7a Commissione

      Con la relazione della sen. Giannini, la Commissione Istruzione ha esaminato il ddl 1150 di conversione del decreto-legge n. 104, istruzione, università e ricerca, conferendo mandato alla relatrice a riferire favorevolmente in Assemblea, sul testo approvato dalla Camera dei deputati.

      Interrogazioni in Commissione Industria

      Il sottosegretario De Vincenti ha risposto, in Commissione Industria, all'interrogazione 3-00337 sulla concorrenza dell'imprenditoria cinese in Italia e all'interrogazione 3-00422 sulla regolamentazione del mercato dell'energia.

      Competitività delle imprese: nuova indagine in 10a Commissione

      La Commissione Industria ha convenuto sulla proposta del presidente Mucchetti di chiedere l'autorizzazione al Presidente del Senato a svolgere un'indagine conoscitiva sulla competitività delle imprese.

      Vicenda Ligresti: il ministro Cancellieri riferisce in Aula

      La seduta del 5 novembre è stata dedicata all'informativa resa dal Ministro della giustizia Cancellieri sulla vicenda di Giulia Maria Ligresti.
      Contrariamente a quanto riportato dai mezzi d'informazione, la Ministro non ha mai sollecitato alle autorità competenti la scarcerazione di Giulia Ligresti. La concessione degli arresti domiciliari, a una detenuta in custodia cautelare di cui erano note le condizioni di salute critiche, non è avvenuta a seguito di ingerenze o pressioni indebite, ma è scaturita da un'autonoma decisione della magistratura torinese. Ricostruita dettagliatamente la vicenda, e chiariti i suoi rapporti con la famiglia Ligresti, la Ministro si è dichiarata libera da condizionamenti, ha negato favoritismi e ha affermato di aver agito senza derogare ai doveri d'ufficio. In ogni caso, considerato che il Governo ha in cantiere numerosi e complessi provvedimenti in materia di giustizia, la Ministro non esisterà a fare un passo indietro ove comprenda dal dibattito di non godere più della fiducia del Parlamento.



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