Giovedì 5 Novembre 2009 - 275ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:05)

Prosegue in Senato l'esame della manovra finanziaria dispiegata attraverso i ddl nn. 1791 e 1790, recanti rispettivamente "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012" e "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010)".

Il Vice Ministro dell'economia e delle finanze Vegas è intervenuto per rispondere alle considerazioni svolte nel corso della discussione generale congiunta ed ha anzitutto ribadito il valore della scelta operata dal Governo di rivedere profondamente la struttura dei documenti di bilancio, scelta che chiude definitivamente l'esperienza ormai rituale della vecchia legge finanziaria per aprire a prospettive di maggiore razionalizzazione delle decisioni economiche che conseguiranno all'adozione della legge di stabilità. Il Vice Ministro ha respinto le critiche di immobilismo avanzate dall'opposizione, segnalando anzi l'unanime giudizio positivo espresso anche a livello internazionale sulla condotta del Governo nella gestione della crisi economica in atto, giudizio che ha dato ampiamente atto della tenuta dell'economia, dell'assenza di una crisi bancaria, della permanenza della fiducia da parte dei risparmiatori e dei consumatori e dunque del fatto che il sistema italiano ne esce sostanzialmente stabilizzato, seppure con alcune difficoltà, principalmente sul fronte dell'occupazione. Infine, ha precisato che la riduzione della pressione fiscale, che peraltro produce effetti macroeconomici solo se elevata e che va perseguita con oculatezza giacché spesso ad essa si accompagna un incremento della spesa, potrà essere conseguita soltanto nel medio termine.

Con gli interventi dei sen. Bonfrisco, Baldassarri (PdL) e Giaretta (PD) e le repliche del relatore Latronico (PdL) e del relatore di minoranza Morando (PD), si era in precedenza conclusa la discussione generale congiunta. Da parte della maggioranza è stata elogiata la politica dei piccoli passi del Governo nella difficile congiuntura caratterizzata dalla gravissima crisi economica e dall'incertezza circa l'interpretazione da dare ai primi segnali di ripresa, non potendosi escludere il rischio di bolle speculative. Il Governo correttamente si è impegnato a salvaguardare gli equilibri di finanza pubblica poiché il contenimento e la riduzione della spesa pubblica potranno consentire interventi finalizzati al miglioramento degli andamenti tendenziali inerziali attraverso in particolare la riduzione della pressione fiscale su famiglie ed imprese e il sostegno alla crescita e all'occupazione.

Dall'opposizione si è invece lamentato come, a fronte di dati molto negativi sui versanti dell'occupazione e della spesa pubblica, il Governo, che pure gode di una vasta maggioranza parlamentare, non abbia saputo accettare la sfida lanciata sul terreno delle riforme. In particolare, occorrerebbero misure volte ad intervenire sul trattamento fiscale degli affitti così da aumentare il reddito disponibile delle famiglie, a prevedere una detrazione del 55 per cento per investimenti in riqualificazione energetica di edifici esistenti e, infine, a garantire la detassazione certa e permanente della quota di salario da contrattazione di secondo livello e la detassazione dei redditi da lavoro femminile.

L'Assemblea ha quindi approvato gli articoli del ddl di bilancio n. 1791, respingendo tutti gli emendamenti presentati. Numerosi gli ordini del giorno accolti dal Governo come raccomandazione. La votazione finale del disegno di legge di bilancio sarà effettuata solo dopo la votazione finale del disegno di legge finanziaria.

La prevista seduta antimeridiana di domani non avrà luogo. Il seguito dell'esame dei ddl in titolo è stato rinviato a martedì 10 novembre alle ore 16,30.

(La seduta è terminata alle ore 20:30 )



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