L'Assemblea ha concluso la discussione generale del ddl n. 733, recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica. Il seguito dell'esame è rinviato ad altra seduta.

In rappresentanza dell'opposizione sono intervenuti i sen. Procacci, Baio, Poretti, Marinaro, Lumia e Bianco (PD). Pur prendendo atto del recepimento da parte della maggioranza di alcune proposte in materia di lotta alla criminalità organizzata (che possono tuttavia essere ulteriormente integrate), i senatori del Partito Democratico hanno criticato la politica del centrodestra sulla sicurezza, che manca di una strategia complessiva nell'affrontare il tema della difesa della legalità (nessun intervento per migliorare l'efficienza e l'operatività delle Forze dell'ordine e della giustizia; nulla per la prevenzione dei reati minorili; garantismo intransigente e assolutorio nei confronti dei reati commessi dai poteri forti) e percorre la strada demagogica delle ronde e della repressione, diretta in particolare contro le forme di devianza sociale che caratterizzano le fasce sociali più deboli e marginali. In tale contesto si inquadrano le norme specifiche sull'immigrazione, che risultano ancora più preoccupanti alla luce degli emendamenti proposti dalla Lega (come quello che bloccherebbe i flussi migratori per due anni) giudicati pericolosi, controproducenti e indotti da una irresponsabile tendenza ad alimentare l'allarme sociale per trarne consenso politico.

Per la maggioranza hanno preso la parola i sen. Valli e Pittoni (LNP), Colli e Saltamartini (PdL), per i quali l'emergenza sicurezza non è uno slogan mediatico, ma una realtà che vivono tutti i cittadini onesti, in particolare proprio quelli appartenenti alle fasce sociali meno garantite. Per questo è opportuno che, dopo l'inconsistenza della politica di sicurezza del centrosinistra, bloccato dalle sue divisioni interne, finalmente il Governo e la sua maggioranza intervengano con una serie imponente di misure, le quali, oltre a rafforzare l'azione di contrasto contro la criminalità organizzata, affrontano finalmente in modo efficace la criminalità diffusa, il vandalismo e l'immigrazione incontrollata, che genera reati e forti tensioni sociali. A differenza di quanto sostenuto dall'opposizione, peraltro, non mancano misure per accelerare i processi, giacché si allarga la platea dei reati per i quali si procede per direttissima.

Il sen. Casson ha preannunciato la richiesta del PD di voto segreto per una serie di emendamenti e articoli (di cui ha fornito per iscritto l'elenco alla Presidenza) in quanto contrastanti con numerosi articoli della Costituzione. Il sen. Li Gotti (IdV) ha segnalato la mancanza di una relazione tecnica aggiornata sui profili finanziari dell'articolo 19.

Il Senato ha quindi approvato alcuni ddl di ratifica di accordi internazionali, che passano ora all'esame della Camera dei deputati. Su tutti i provvedimenti di ratifica è intervenuta, a nome del Governo, il sottosegretario agli affari esteri Craxi. Sono stati approvati i ddl nn. 1074, in materia di cooperazione tra le amministrazioni doganali dell'Unione europea (relatore facente funzione il sen. Nessa del PdL) sul quale ha illustrato la posizione dell'Italia dei Valori il sen Pedica; 1128, di ratifica di un accordo con gli Stati Uniti in materia di armi chimiche (relatore il sen. Compagna del PdL), a favore del quale sono intervenuti i sen Pedica (IdV) e Marcenaro (PD); 1073, di ratifica e esecuzione del protocollo della Convenzione dell'Aja sulla protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (relatore il sen. Cabras del PD), su quale ha dichiarato il voto favorevole del PdL il sen Palmizio; 1132, sull'Istituto forestale europeo (relatore il sen. Palmizio); 1133, sull'accordo di partenariato e cooperazione tra le Comunità europee e il Tagikistan (relatore il sen. Cabras del PD), sul quale hanno dichiarato il voto favorevole dei rispettivi Gruppi i sen. Pedica (IdV) e Palmizio (PdL).

A margine dei lavori, la sen. Poretti (PD) è intervenuta sulla questione del trasporto di animali di compagnia nei vagoni ferroviari.