Archivio delle notizie
  • Luglio 2008

    • Martedì 22

      Ieri dibattito in Aula sulle ultime dichiarazioni del Ministro Umberto Bossi

      «La Presidenza cerca di interpretare il sentimento di tutta l'Assemblea e desidera pertanto ribadire che i simboli della Patria e dell'unità dello Stato sono sacri, in quanto riassumono la nostra storia e sono perciò parte costitutiva della nostra stessa identità nazionale». E' quanto ha detto ieri in Aula il Presidente Renato Schifani a conclusione di un breve dibattito aperto dalla Presidente del Gruppo Pd, senatrice Anna Finocchiaro, sulle ultime dichiarazioni del ministro Umberto Bossi ampiamente riportate dagli organi di informazione. «Auspico - ha detto ancora il Presidente del Senato - che il rispetto per i nostri simboli, al quale ho fatto riferimento, venga assicurato da tutti, specialmente da chi è investito di cariche istituzionali o da cariche di Governo, ruoli e funzioni che richiedono attenzione, non soltanto nel quotidiano esercizio del mandato stesso ma anche nell'ordinaria dialettica del linguaggio politico».
      «Credo che a settembre - ha concluso il Presidente Schifani - questa Aula sarà chiamata a svolgere una funzione costituente, quella di tentare per l'ennesima volta - e auspico con grande fermezza e convinzione che sia veramente quella definitiva - di procedere ad una modernizzazione del nostro sistema Paese, con l'approvazione di una riforma federale del Paese nella logica dell'unità».
      Nel dibattito aperto dalla senatrice Finocchiaro, sono intervenuti i senatori Pardi (IdV), D'Alia (UDC-SVP-Aut), Mauro (LNP), Bricolo (LNP) e Quagliariello (PdL).

      Turismo: audizione in 10a Commissione

      E' proseguito oggi in Commissione Industria il dibattito sulle comunicazioni rese dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al turismo, Maria Vittoria Brambilla. Il seguito del dibattito è stato rinviato ad una successiva seduta.

      Replica del Ministro dell'istruzione in 7a Commissione

      In Commissione Istruzione si è svolta la replica del Ministro dell'istruzione, università e ricerca a conclusione del dibattito sulle comunicazioni rese nelle sedute dell'11 e del 17 giugno 2008, sugli indirizzi generali della politica del suo Dicastero

      Managerialità imprese del Mezzogiorno

      In Commissione Lavoro è stata svolta la relazione introduttiva del sen. Giuliano sul ddl 682 sulle misure managerialità imprese del Mezzogiorno.

      Caso Eluana Englaro: approvata la proposta diretta a sollevare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato

      La Commissione Affari Costituzionali ha approvato, nella seduta di lunedì sera, la proposta di relazione all'Assemblea, avanzata dal Presidente Vizzini, diretta a sollevare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato innanzi alla Corte Costituzionale con riguardo alla sentenza n. 21748, resa dalla Corte di Cassazione-Prima sezione civile, in data 16 ottobre 2007 e alle decisioni successive e consequenziali adottate da altri organi di giurisdizione, a proposito del noto caso della giovane Eluana Englaro. E' risultata quindi preclusa la proposta alternativa presentata dai senatori Ceccanti (PD) ed altri. Entrambe le proposte sono pubblicate in allegato al resoconto della seduta n. 23.
      Dopo il pronunciamento della Commissione Affari Costituzionali la decisione definitiva spetterà all'Aula di Palazzo Madama che si esprimerà nella seduta pomeridiana di martedì 29 luglio.

      La sentenza della Corte di Cassazione, si legge nella proposta approvata, sembra configurarsi «come atto sostanzialmente legislativo, innovativo dell'ordinamento normativo vigente, adottato per via giudiziaria dal giudice di legittimità al quale compete, invece, la verifica della corretta applicazione del diritto vigente da parte dei giudici di merito». «Si propone di sottoporre, dunque, alla Corte Costituzionale - nell'ambito del giudizio per conflitto di attribuzioni fra poteri dello Stato - una definizione dei confini della discrezionalità ermeneutica del giudice, identificando - con particolare riferimento alla materia in esame - il limite oltre il quale tale potere, comunque costituzionalmente garantito, finisca per ledere l'esercizio della funzione legislativa, invece conferito al Parlamento. Così distinguendo - in termini sistematico-funzionali - il potere (esclusivamente parlamentare) di creazione delle leges da quello (esclusivamente giudiziario) di enucleazione degli iura».
      L'ipotesi di delineare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, conclude la proposta approvata dalla 1a Commissione, «risulta fondata su ragioni solide: in tal modo la Corte costituzionale potrà stabilire se spetti o meno alla giurisdizione di risolvere casi non regolati dalla legge, in particolare quando una specifica norma di legge sia costituzionalmente necessaria quale presupposto indefettibile per sentenze o altre pronunce del giudice come quelle in questione».

      Decreto sicurezza: domani il voto finale

      E' al primo punto dell'ordine del giorno per la seduta di domani, mercoledì 23 luglio, il decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica (ddl 692-B), già approvato dal Senato e poi modificato dalla Camera (scade il 25 luglio).

      Nuovo calendario dei lavori: domani sera la ratifica del Trattato di Lisbona in diretta tv

      In mattinata il voto finale sul decreto sicurezza
      La Conferenza dei Capigruppo, riunitasi oggi pomeriggio, ha approvato modifiche e integrazioni al calendario corrente.
      Nella seduta antimeridiana di domani sarà discusso, fino alla sua conclusione, il decreto‑legge in materia di sicurezza pubblica, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.
      Domani pomeriggio, con inizio alle ore 15,30, si passerà all'esame della ratifica del Trattato di Lisbona. Per la fase della discussione fino alle dichiarazioni di voto si è proceduto alla ripartizione dei tempi tra i Gruppi. Le dichiarazioni di voto finali avranno luogo, con trasmissione in diretta televisiva, a partire dalle ore 19.
      Nella giornata di giovedì 24 saranno esaminati il bilancio interno e il rendiconto del Senato.
      La prossima settimana, le giornate di lunedì 28 e martedì 29 saranno dedicate all'esame del decreto‑legge sulla manovra economica da parte della 5a Commissione permanente e delle altre Commissioni chiamate ad esprimere il proprio parere.
      Peraltro, l'Assemblea si riunirà martedì 29, alle ore 16.30, per discutere - con ripartizione dei tempi - la relazione della 1a Commissione permanente concernente la proposta di sollevare un conflitto di attribuzione di fronte alla Corte costituzionale con riguardo a sentenze giurisdizionali sul caso Eluana Englaro.
      In ogni caso, la Commissione Bilancio è autorizzata a proseguire l'esame del decreto-legge citato anche in concomitanza con la seduta d'Aula, salvo le fasi di voto sulla relazione della 1a Commissione.
      Nella seduta antimeridiana di mercoledì 30 luglio, oltre all'eventuale seguito del bilancio interno e rendiconto del Senato, saranno poste all'ordine del giorno ratifiche di accordi internazionali definite dalla Commissione competente; la proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul servizio sanitario nazionale; la mozione Andreotti ed altri per l'istituzione di una Commissione straordinaria sui diritti umani; nonché la proposta di ricostituzione del Comitato italiani all'estero.
      Per quanto concerne infine il decreto-legge sulla manovra economica, tuttora in discussione presso la Camera dei deputati, la Conferenza dei Capigruppo ha al momento individuato nella seduta pomeridiana di mercoledì 30 luglio la data indicativa di avvio dell'esame da parte dell'Assemblea del Senato. A tale riguardo, la Conferenza dei Capigruppo tornerà a riunirsi nella giornata di martedì 29 luglio per una più dettagliata definizione dei tempi di discussione del provvedimento, anche in relazione allo stato dei lavori della 5a Commissione permanente.

      Lodo Alfano: sì definitivo

      Con 171 voti a favore, 128 contrari e 6 astenuti l'Assemblea ha approvato in via definitiva il disegno di legge recante: "Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato" (cosiddetto "Lodo Alfano": ddl 903). Le dichiarazioni di voto finali sono iniziate alle ore 19, con trasmissione in diretta televisiva su Rai2.

      Ieri l'Assemblea aveva respinto la questione pregiudiziale avanzata, con diverse motivazioni, dai senatori Belisario ed altri (QP1) e Finocchiaro ed altri (QP2). La discussione generale e la votazione degli emendamenti si sono conclusi questa mattina.

      L'esame in sede di Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia si era concluso nella seduta di giovedì 17 luglio con un mandato ai relatori per una approvazione senza modifiche; era stato avviato, con le relazioni dei sen. Berselli e Vizzini, nella seduta antimeridiana del 15 luglio. Il provvedimento è stato già approvato dalla Camera.

      Nel dossier del Servizio Studi, oltre alle consuete schede di lettura, è possibile leggere un capitolo dedicato all'«immunità delle alte cariche dello Stato in alcune democrazie occidentali».



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