Archivio delle notizie
  • Maggio 2008

    • Giovedì 22

      "Un giorno in Senato": il Presidente Schifani incontra gli studenti

      Il Presidente Schifani con una steudentessa del Liceo Lucio Piccolo di Capo d'OrlandoUn Palazzo trasparente e aperto ai cittadini, un linguaggio più semplice che possa intercettare le esigenze dell'opinione pubblica ricostruendo quel rapporto di fiducia minato dalla stagione dell'antipolitica. Incontrando gli studenti del Liceo Scientifico statale L. Piccolo di Capo d'Orlando (Messina) nell'ambito dell'iniziativa "Un giorno in Senato" (martedì 20 maggio), il Presidente Renato Schifani ha ribadito alcuni degli auspici formulati in occasione del suo insediamento. "Le istituzioni - ha detto il Presidente - devono affrontare i problemi, discuterne, e poi dare delle risposte in tempi ammissibili. In questo modo si risolve il problema dell'antipolitica e della contestazione alla politica a cui abbiamo assistito".
      "Voi - è l'appello agli studenti che hanno incontrato il Presidente del Senato nella Sala Pannini - avete il diritto-dovere di conoscere il Parlamento e il suo funzionamento perché solo conoscendo i fatti si può esercitare il diritto di critica anche costruttiva, mentre se non si conoscono i fatti istituzionali ci si trincera dietro una critica sterile".
      In questo senso, l'auspicio del Presidente Schifani è quello di moltiplicare le iniziative di questo genere: "Farò in modo che gli incontri si ripetano con frequenza maggiore".

      Il 27 maggio il Ministro Frattini in Aula per una informativa sulla situazione in Libano

      Il Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini informerà il Senato sulla situazione in Libano nella seduta antimeridiana di martedì 27 maggio, a partire dalle ore 11. Lo ha comunicato in apertura della seduta di mercoledì 21 maggio, il Presidente del Senato, Renato Schifani, leggendo in Aula il nuovo calendario dei lavori approvato dalla Conferenza dei Capigruppo che si è riunita martedì 20 maggio.

      Il 28 maggio commemorazione solenne di Aldo Moro

      Nella seduta di mercoledì 21 maggio il Presidente Schifani ha comunicato che, in accoglimento della proposta avanzata in apertura di seduta dal senatore Zanda e condivisa da altri senatori, mercoledì 28 maggio, alle ore 9,30, la Presidenza svolgerà una Commemorazione solenne della figura di Aldo Moro, in occasione del 30° anniversario del suo assassinio e della strage della sua scorta per mano delle Brigate rosse. Potranno intervenire i rappresentanti dei Gruppi per 15 minuti ciascuno e la seduta dell'Assemblea si concluderà alle ore 13,30.
      Il sen. Zanda aveva infatti proposto, «se sia possibile - a cominciare dall'Aula - ricordare un episodio così tragico per l'Italia come la morte di un grande statista, di un uomo straordinario e di un pensatore politico di eccezionale livello. Si tratta di un fatto tragico, che ha cambiato la storia d'Italia ed il nostro destino». D'accordo con lui il sen. Belisario, che ritiene il grave episodio «una pietra miliare nella storia del nostro Paese che va ricordata. Non si tratta tanto di una mera commemorazione, ma di un ricordo nei confronti di uno statista e, appunto, della storia di questo Paese». Dopo che anche il sen. Pisanu si è associato alla proposta avanzata del sen. Zanda, il Presidente Schifani si è impegnato per trovare un «momento commemorativo dello statista», considerando un «dovere di quest'Aula, trovare gli spazi e i tempi per questo importante momento».

      Nuovo calendario dei lavori

      La Conferenza dei Capigruppo, riunitasi martedì sera, ha approvato il nuovo calendario dei lavori fino al 5 giugno. Lo ha comunicato il Presidente Schifani in apertura della seduta di mercoledì 21 maggio.

      Mercoledì 21 maggio è stato approvato il decreto-legge sul trasporto aereo.

      La prossima settimana, nella seduta antimeridiana di martedì 27 maggio, appositamente convocata alle ore 11, il Ministro degli affari esteri renderà una informativa al Senato sui recenti sviluppi della situazione in Libano. Potranno successivamente intervenire i Gruppi per dieci minuti ciascuno.

      Mercoledì 28 maggio, alle ore 9.30, la Presidenza svolgerà la commemorazione solenne della figura di Aldo Moro, in occasione del trentesimo anniversario del suo assassinio e della strage della sua scorta, per mano delle brigate rosse. Potranno poi intervenire i rappresentanti dei Gruppi per quindici minuti ciascuno.

      Dal pomeriggio di martedì 27 maggio e nelle successive sedute di mercoledì 28 e giovedì 29 maggio, saranno discussi i decreti-legge, attualmente all'ordine del giorno della Camera dei deputati, ove approvati e trasmessi in tempo utile, in materia di segretezza del voto nelle consultazioni elettorali, trasporti ferroviari regionali, protezione civile e attuazione degli obblighi comunitari. Ove non conclusi nel corso della prossima settimana, tali decreti proseguiranno la settimana successiva, nelle sedute previste per mercoledì 4 e giovedì 5 giugno.
      Per quanto riguarda il sindacato ispettivo, nelle sedute pomeridiane di giovedì 29 maggio e giovedì 5 giugno, saranno svolte rispettivamente interpellanze e interrogazioni e interrogazioni a risposta immediata.

      I 5 decreti-legge all'esame del Parlamento

      Sono 5 i decreti-legge del Governo Prodi II attualmente all'esame del Parlamento. Ecco l'elenco completo:

      • S. 4 - Decreto-legge 23 aprile 2008, n.80, recante misure urgenti per assicurare il pubblico servizio di trasporto aereo (approvato dal Senato, trasmesso alla Camera)
      • C. 6 - Decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee (all'esame della Camera)
      • S. 687 - Decreto-legge 8 aprile 2008, n. 60, recante disposizioni finanziarie urgenti in materia di trasporti ferroviari regionali (approvato dalla Camera, trasmesso al Senato)
      • S. 686 - Decreto-legge 1° aprile 2008, n. 49, recante misure urgenti volte ad assicurare la segretezza della espressione del voto nelle consultazioni elettorali e referendarie (approvato dalla Camera, trasmesso al Senato)
      • S. 688 - Decreto-legge 8 aprile 2008, n. 61, recante disposizioni finanziarie urgenti in materia di protezione civile (approvato dalla Camera, trasmesso al Senato)

      Decreto Alitalia: via libera del Senato

      Nella seduta di mercoledì 21 maggio, l'Aula di Palazzo Madama ha approvato, in prima lettura, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 23 aprile 2008, n.80 (cosiddetto "decreto Alitalia"), che prosegue il suo iter alla Camera.
      L'esame in Assemblea era iniziato con la relazione orale del senatore Luigi Grillo (PDL), dopo che martedì 20 maggio la Commissione speciale conversione decreti-legge aveva approvato il decreto in sede referente, senza modifiche rispetto al testo presentato dal Governo.

      Come riferito dal sen. Grillo, «il decreto-legge consente alla società Alitalia di utilizzare un prestito ponte di 300 milioni di euro per far fronte alle necessità derivanti dall'onere di continuare a svolgere un servizio pubblico fondamentale. L'intervento è parimenti finalizzato a non compromettere la conclusione del processo di privatizzazione della società Alitalia, privatizzazione che il Governo appena insediato ha dichiarato di voler perseguire».
      Dopo aver sottolineato la gravità della situazione in cui versa la compagnia di bandiera, aggravata anche da fattori economici esterni come il forte aumento del prezzo del carburante, il relatore ha aggiunto che il prestito «non comporta né effetti sui saldi di finanza pubblica, né variazioni di bilancio e dovrà essere rimborsato entro il corrente esercizio (quindi entro il 31 dicembre 2008), maggiorato di un tasso di interesse nella misura prevista dalla specifica disciplina comunitaria richiamata nel decreto-legge in questione».
      Durante il dibattito svolto in Commissione è stata rimarcata la necessità di un intervento organico ed urgente e - come ha riferito il sen. Grillo - «il rappresentante del Governo ha confermato già in Commissione di aver avviato un proficuo confronto con la Commissione europea e di aver difeso in quella sede la tesi che l'intervento non può configurarsi come aiuto di Stato, ma piuttosto come un legittimo intervento finanziario a scadenza, finalizzato solo e soltanto a superare la fase acuta di crisi nella prospettiva di realizzare a breve un nuovo piano industriale».



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