Archivio delle notizie
  • Giugno 2008

    • Mercoledì 18

      Il linguaggio della Costituzione : convegno al Senato

      Il professor De Mauro e il senatore ColomboSono 1357 le parole della nostra Costituzione e "il 93 per cento del testo è composto dal vocabolario di base della lingua italiana". Così ha descritto la semplicità e la modernità della nostra Carta fondamentale Tullio De Mauro nel corso del convegno "Il linguaggio della Costituzione", organizzato dal Servizio dei resoconti e della comunicazione istituzionale del Senato il 16 giugno, nella biblioteca "Giovanni Spadolini" nel Palazzo della Minerva. Una delle tante iniziative del Senato per celebrare il sessantesimo anniversario della Carta fondamentale.

      Al dibattito hanno partecipato i professori Tullio De Mauro, docente di linguistica generale, Michele Ainis, ordinario di diritto pubblico e i senatori a vita Giulio Andreotti ed Emilio Colombo. A coordinare gli interventi il giornalista de "La Repubblica" Sebastiano Messina. Un racconto della Costituzione nel quale il punto di vista della linguistica e del diritto si sono incontrati con l'esperienza di due dei padri costituenti.

      Tema comune agli interventi la chiarezza e la comprensibilità di una Carta scritta un sessantennio fa, in opposizione al linguaggio oscuro e spesso incomprensibile della legislazione attuale. "L'autorevolezza e l'autorità di un testo riposa sulla capacità di vivere in più epoche, la durata si lega anche al registro linguistico", ha sottolineato Michele Ainis.

      Il senatore Andreotti e il professor AinisL'attenzione alla semplicità di linguaggio è spiegabile nella "comune coscienza" dei padri costituenti "di dover fare qualcosa che dovesse durare nel tempo", secondo il senatore Andreotti. Per il senatore Colombo "la limpidezza del testo della Costituzione deriva da una chiara percezione dei valori sulla quale si doveva fondare la vita dello Stato".

      L'esempio linguistico della Costituzione dovrebbe essere il punto di partenza per ogni atto legislativo che voglia essere comprensibile non solo agli addetti ai lavori. "Una frase deve essere formata da meno di 25 parole" per essere chiara ed efficace, ha ricordato Tullio De Mauro. E il testo del '48 ha frasi composte, in media, da 20 parole.

      I senatori a vita hanno rievocato il clima propositivo che si respirava nell'Assemblea Costituente e in questo contesto hanno spiegato lo sforzo di chiarezza dei padri costituenti.

      Un racconto colorato di ironia e leggerezza che ha mantenuto vivo l'interesse di un pubblico variegato per due ore. Interesse segnalato da numerosi applausi.

      Un testo, quindi, con caratteristiche che consentono ad esso di vivere oggi senza sostanziali modifiche. Il senatore Colombo riguardo a possibili cambiamenti ha risposto: "se si pone il problema della modifica del linguaggio preferisco tenerlo come è. Per quanto riguarda la sostanza, proporrei modifiche alla seconda parte ma con molta prudenza". Il senatore Andreotti auspica invece una maggiore attenzione da parte dell'opinione pubblica: "si parli di più della Costituzione".
      (Nella foto in alto, il professor De Mauro e il senatore Colombo; nella foto al centro, il senatore Andreotti e il professor Ainis)

      Le regole sull'immigrazione in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito

      Dossier del Servizio Studi

      Per gli immigrati regolari in Francia sono previsti due tipi di permesso di soggiorno: il primo è temporaneo, della durata massima di un anno e si chiama carte de séjour temporaire; il secondo permesso è a lungo termine, decennale e rinnovabile, e si chiama carte de résident. Per avere il permesso temporaneo lo straniero deve fornire informazioni sul proprio stato civile, possedere validi documenti d'identità, specificare le finalità e le condizioni del soggiorno, assicurare il possesso di mezzi di sussistenza adeguati ed essere in possesso di un certificato medico. Per il rilascio del permesso a lungo termine è previsto che il richiedente abbia avuto la residenza in Francia da almeno cinque anni, con continuità; ma è anche richiesto un impegno personale nella conoscenza e nel rispetto effettivo dei princìpi che reggono il sistema repubblicano e anche nella conoscenza della lingua.
      Nell'ordinamento francese l'immigrazione clandestina è sanzionata penalmente: lo straniero che entri o soggiorni in Francia senza i documenti richiesti per legge, ovvero si sia trattenuto sul territorio francese oltre il termine previsto dal suo visto d'ingresso, è punito con la reclusione di un anno e un'ammenda di 3.750 euro. Le stesse sanzioni sono applicate allo straniero che abbia violato le disposizioni del trattato di Schengen relativamente al possesso di documenti di viaggio, al visto o alla disponibilità di risorse economiche sufficienti al suo sostentamento.

      Le informazioni sulle regole vigenti in materia di immigrazione in Francia, ma anche in Germania, Spagna e Regno Unito si trovano nel dossier del Servizio Studi «L'immigrazione in quattro paesi dell'Unione Europea: ingressi legali e immigrazione clandestina» (formato pdf, 389 KB). Il dossier pubblica anche i testi originali delle leggi e dei codici che, nei 4 Paesi presi in considerazione, regolamentano la materia.

      Commissioni bicamerali: costituzione Uffici di Presidenza

      Questa settimana alcune commissioni bicamerali hanno in agenda la costituzione dei loro uffici di Presidenza:

      • la Commissione enti gestori per la seduta di giovedì 19 alle 13,30;
      • la Commissione di vigilanza sull'angrafe tributaria per giovedì 19 giugno alle ore 13,30;
      • la Commissione per la semplificazione della legislazione per giovedì 19 giugno alle ore 14,30;
      • la Commissione di vigilanza dei servizi radiotelevisivi per giovedì 19 alle 14,30;
      • il Comitato sull'accordo di Schengen per giovedì 19 alle 14,30.

      Audizione Manganelli

      Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha svolto oggi, mercoledì 18 giugno, il seguito dell'audizione del Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e Capo della Polizia, Antonio Manganelli.

      Audizione in 13a Commissione

      La Commissione Ambiente oggi, mercoledì 18 giugno, ha svolto l'audizione del Direttore della Direzione generale per la qualità della vita del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gianfranco Mascazzini, sulle problematiche dei residui di estrazione e di lavorazione dei materiali lapidei.

      Trasporto degli infermi: indagine conoscitiva in Commissione Sanità

      La Commissione Sanità ha convenuto, acquisito il consenso del Presidente del Senato, nella seduta di martedì 17 giugno, di svolgere un'indagine conoscitiva sul trasporto degli infermi e sulle reti di emergenza e urgenza.

      Il programma del Ministro Zaia in 9a Commissione

      Oggi, mercoledì 18 giugno la Commissione Agricoltura ha ascoltato le comunicazioni del Ministro per le politiche agricole e forestali, Luca Zaia, sulle linee programmatiche del suo Dicastero.

      Contributi in favore di enti

      La Commissione Istruzione ha concluso l'esame, in sede consultiva su atti del Governo, dello schema di decreto ministeriale recante la ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, per l'anno 2008 (atto n. 1), esprimendo un parere favorevole con osservazioni.

      Personale Forze armate

      La Commissione Difesa, riunita in sede referente, ha avviato l'esame del ddl 152 ("Nuove norme in materia di personale in servizio permanente delle Forze armate e di tutela del personale femminile delle Forze armate"), dopo l'illustrazione del Relatore Paolo Amato (PdL).

      Il Ministro della Difesa illustra il suo programma davanti alle Commissioni di Senato e Camera

      Oggi, mercoledì 18 giugno il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha illustrato le linee programmatiche del suo Dicastero nella seduta congiunta delle Commissioni Difesa di Senato e Camera.

      Il "decreto Alitalia" all'esame delle Commissioni riunite 5a e 8a

      Le Commissioni riunite Bilancio e Lavori pubblici martedì 17 giugno hanno avviato l'esame delle modifiche apportate dalla Camera al decreto-legge 23 aprile 2008, n. 80, recante misure urgenti per assicurare il pubblico servizio di trasporto aereo (cosiddetto "decreto Alitalia"), già approvato in prima lettura dal Senato (ddl 4-B). Oggi, mercoledì 18 giugno è proseguita e si è conclusa la discussione generale. Si sono altresì svolte la replica del Relatore per l'8a Commissione, senatore Cicolani e del rappresentante del Governo, sottosegretario Cosentino.

      Il provvedimento è calendarizzato in Aula per la giornata di giovedì 19 giugno: la votazione finale è prevista alle ore 13.

      Morti bianche: la prossima settimana in Aula la proposta d'inchiesta parlamentare

      La prossima settimana, nel pomeriggio di martedì 24 giugno, sarà discussa la proposta d'inchiesta parlamentare sugli infortuni sul lavoro, ovvero del Doc. XXII n. 6 già approvato all'unanimità, in sede referente, dalla Commissione Lavoro. Lo ha deciso la Conferenza dei Capigruppo che si è riunita martedì 17 giugno.

      "Decreto sicurezza": voto finale martedì 24 giugno

      Lo ha deciso la Conferenza dei Capigruppo

      E' in corso in Aula l'esame del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante "misure urgenti in materia di sicurezza pubblica" (ddl 692; scadenza il 25 luglio 2008). Nella giornata di ieri, martedì 17 giugno, si sono svolte le repliche dei relatori Vizzini e Berselli e del Governo. La discussione si è incentrata sull'emendamento presentato dai relatori stessi che è «volto a stabilire criteri di priorità per la trattazione dei processi più urgenti e che destano particolare allarme sociale», come si legge nella lettera inviata dal Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi al Presidente del Senato Renato Schifani, di cui quest'ultimo ha dato lettura nel corso della seduta.
      Il Presidente del Consiglio esprime il suo appoggio all'emendamento osservando che in esso «si statuisce l'assoluta necessità di offrire priorità di trattazione da parte dell'autorità giudiziaria ai reati più recenti, anche in relazione alle modifiche operate in tema di giudizio direttissimo e di giudizio immediato. Questa sospensione di un anno - aggiunge il Presidente Berlusconi - consentirà alla magistratura di occuparsi dei reati più urgenti e, nel frattempo, al Governo e al Parlamento di porre in essere le riforme strutturali necessarie per imprimere una effettiva accelerazione dei processi penali, pur nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali».

      L'emendamento e la missiva del Capo del Governo hanno dato vita ad un acceso dibattito. Il sen. Zanda per conto del Gruppo del PD ha chiesto e ottenuto l'immediata convocazione della Conferenza dei Capigruppo, che si è riunita alle 16. La Conferenza ha deciso che entro le ore 20,30 di oggi, mercoledì 18 giugno, si concluderà la trattazione degli emendamenti. A tal fine, sono stati rimodulati i tempi a disposizione dei Gruppi: Popolo delle Libertà, un'ora e 50 minuti; Partito Democratico, un'ora e 45 minuti; Lega Nord, 45 minuti; Italia dei Valori, 50 minuti; UDC, SVP e Autonomie, 50 minuti; dissenzienti, 10 minuti. Le dichiarazioni di voto e il voto finale si svolgeranno a partire dalle ore 11 di martedì 24 giugno.



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