Documento VII n. 122
Sentenza n. 143 del 26 maggio 2021, depositata il successivo 8 luglio, con la quale la Corte costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 69, quarto comma, del codice penale, come sostituito dall'articolo 3 della legge 5 dicembre 2005, n. 251 (Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi, di usura e di prescrizione), nella parte in cui prevede il divieto di prevalenza della circostanza attenuante del fatto di lieve entità - introdotta con sentenza n. 68 del 2012 di questa Corte, in relazione al reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, di cui all'articolo 630 codice penale - sulla circostanza aggravante della recidiva di cui all'articolo 99, quarto comma, codice penale
Titolo breve: Sentenza della Corte Costituzionale n. 143 del 26 maggio 2021
Testi disponibili dall'Archivio Legislativo
Riferimenti normativi documento
Legge OrdinariaL., 11 marzo 1953, n.87, art. 30, comma secondo
Regolamento SenatoReg. Senato, art. 139, comma 1
Iniziativa
Presentato da Corte Costituzionale, l'8 luglio 2021; annunciato nella seduta n. 347 del 15 luglio 2021
Assegnazioni
Assegnato alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali)
il 15 luglio 2021; annuncio nella seduta
n. 347 del 15 luglio 2021
Assegnato alla 2ª Commissione permanente (Giustizia)
il 15 luglio 2021; annuncio nella seduta
n. 347 del 15 luglio 2021