Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06768
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Atto n. 4-06768
Pubblicato il 20 dicembre 2016, nella seduta n. 735
PAGLINI , BOTTICI , CATALFO , PUGLIA , CIOFFI , CASTALDI , GIROTTO , DONNO , MORONESE , CAPPELLETTI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
SANAC SpA opera nel campo della lavorazione di materiali refrattari nello stabilimento di Massa attivo dal 1939. SANAC è leader in Italia nel settore dei refrattari con circa il 35 per cento del mercato nazionale e con 4 stabilimenti attivi in Italia produce un'ampia gamma di prodotti necessari a coprire la quasi totalità dei settori di utilizzo dei refrattari;
attualmente SANAC è all'interno della compagine societaria del gruppo ILVA. Come noto, il gruppo ILVA è stato destinatario di 10 decreti ad hoc emessi dal Governo (cosiddetti decreti salva ILVA) che tuttavia non hanno posto soluzione alla crisi complessiva del gruppo;
lo stabilimento SANAC di Massa conta 115 dipendenti, più i lavoratori dell'indotto;
SANAC è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria, a norma dell'art.3, comma 3, del decreto-legge n. 347 del 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 39 del 2004;
il 19 dicembre 2016 si è svolta un'assemblea dei lavoratori dello stabilimento SANAC di Massa con i parlamentari e i consiglieri regionali eletti nel territorio. Durante questa riunione è emerso che la produzione dello stabilimento per circa il 60 per cento è rivolta all'ILVA. In questi anni si sono amplificate le difficoltà con l'azienda madre. In Italia sono 4 gli stabilimenti SANAC in bilico e circa 400 i posti di lavoro complessivamente a rischio, più i lavoratori dell'indotto;
considerato che, per quanto risulta agli interroganti:
nonostante l'incontro avvenuto a Roma presso il Ministero dello sviluppo economico il 12 dicembre, da parte del Governo non vi sarebbe stata una rassicurazione che abbia soddisfatto i lavoratori, in quanto si starebbe prospettando una vendita separata di ILVA e di SANAC e non sarebbero state offerte in quella sede solide garanzie per il futuro produttivo di SANAC;
il destino dei lavoratori sarebbe sospeso e soprattutto non vi è nessuna certezza sulla tutela dei posti di lavoro alle condizioni contrattuali attuali;
considerato infine che, a parere degli interroganti:
il rischio di una parcellizzazione e frammentazione delle varie unità produttive rischia di agevolare speculazioni di breve termine con vendita sottocosto della tecnologia e know how acquisite nel corso degli anni da SANAC. Nei 4 stabilimenti regna l'incertezza e la preoccupazione. Secondo quanto riportato nel verbale di riunione, redatto presso il Ministero il 12 dicembre, l'incontro e il confronto con le organizzazioni sindacali sulla situazione dei quattro stabilimenti, previsto per gennaio 2017, andrebbe anticipato;
il termine fissato per fine gennaio 2017 per la messa in vendita di SANAC attraverso un bando ad hoc, come preannunciato al Ministero, è da scongiurare,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto e quali iniziative di propria competenza intendano assumere, al fine di verificare e porre rimedio alle criticità.