Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06639
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Atto n. 4-06639
Pubblicato il 10 novembre 2016, nella seduta n. 721
PETRAGLIA , DE PETRIS , BAROZZINO , CERVELLINI , DE CRISTOFARO - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
l'art. 21 della Costituzione italiana recita che "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione";
sabato 5 novembre 2016, a Firenze, contemporaneamente all'iniziativa promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri presso la stazione Leopolda, si è tenuta nel centro della città una manifestazione per contestare le politiche del Governo che si è trasformata in una protesta contro il negato diritto di organizzare un corteo, come richiesto dal comitato "Firenze dice No", da parte del questore di Firenze Alberto Intini;
la comunicazione del divieto di manifestare da parte del questore, che non ha tra l'altro proposto neanche itinerari alternativi, è giunta solo 2 giorni prima dell'inizio della manifestazione stessa;
a poche ore dall'inizio della manifestazione e dopo aver dimostrato a giudizio degli interroganti totale inadeguatezza rispetto alla situazione, il questore ha deciso di autorizzare solo un presidio in piazza Santissima Annunziata;
considerato che, per quanto risulta agli interroganti:
il divieto del questore ha suscitato rabbia ed indignazione, provocando la reazione di molte persone che hanno deciso di scendere in piazza per la tutela del diritto di manifestare;
in piazza San Marco i manifestanti si sono trovati chiusi da tutti i lati dalla Polizia che aveva completamente ostruito il passaggio verso via XXVII Aprile, via Ricasoli, via La Pira e via Cavour;
in piazza sono stati esperiti telefonicamente gli ultimi tentativi di mediazione, con la proposta di un corteo molto breve che passasse da via Cavour e via Martelli, piazza Duomo e via de' Servi per finire in piazza Santissima Annunziata già ampiamente presidiata dalla forze dell'ordine, ma questa proposta è stata respinta per il timore che venisse imbrattata piazza Duomo; è importante ricordare che si tratta del più classico dei percorsi di manifestazione nella città di Firenze e distante comunque 2 chilometri dalla stazione Leopolda in cui si svolgeva l'evento politico oggetto di contestazione;
è stata respinta anche una successiva proposta di un ulteriore accorciamento del corteo con il percorso via Cavour, via de' Pucci, via de' Servi per finire in piazza Santissima Annunziata;
è bastato che la testa del corteo si avvicinasse all'inizio di via Cavour allo sbarramento posto in essere per provocare da parte della Polizia, come è possibile vedere dai filmati, una forte carica che ha prevedibilmente aumentato il clima di tensione;
alla carica sono seguiti tafferugli, data anche la presenza di alcuni facinorosi all'interno di un corteo composto per la quasi totalità da persone pacifiche;
il clima di tensione, aggravato dall'incapacità organizzativa della Questura così come dal comportamento inadeguato di alcuni singoli esponenti delle forze dell'ordine, si è protratto durante tutto il corteo che si è poi indirizzato verso piazza Santissima Annunziata e via della Colonna e piazza D'Azeglio, lasciate libere dalle forze dell'ordine ma presidiate lungo le vie laterali dai blindati della Polizia, che hanno anche in via della Pergola costretto le ambulanze dirette all'ospedale di "Santa Maria Nuova" ad una deviazione verso Borgo Pinti, perdendo così minuti preziosi per aprire la catena alla fine di Borgo Pinti, e poter così raggiungere l'ospedale;
questo è l'ennesimo episodio di scontri di piazza in occasione di manifestazioni contro le politiche e le scelte del Governo Renzi;
visto che:
obiettivo dei responsabili dell'ordine pubblico, a partire dal questore, sarebbe quello di isolare violenti e facinorosi spesso presenti nelle manifestazioni e metterli nelle condizioni di non nuocere;
in un video, consultabile anche sul sito web "il Fatto Quotidiano", ci sono le immagini di un agente di Polizia che, in un momento in cui tra l'altro non stava avvenendo uno scontro fisico e ravvicinato, lancia un oggetto, probabilmente un sasso, contro il corteo dei manifestanti;
da oltre 3 anni è fermo in 1ª Commissione permanente (Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione) il disegno di legge (AS 803) presentato dal sen. De Cristofaro e altri, recante "Disposizioni in materia di identificazione degli appartenenti alle Forze dell'ordine";
a giudizio degli interroganti il comportamento del poliziotto è un'offesa per quei tanti poliziotti che quotidianamente svolgono con attenzione e con grandi rischi il proprio lavoro e per quelli che, vittime di una gestione completamente scellerata, nella giornata di sabato 5 novembre sono stati mandati alla guerriglia,
si chiede di sapere:
quale disposizione il Ministro in indirizzo abbia dato al questore di Firenze sia nei giorni precedenti alla manifestazione del 5 novembre 2016, in merito all'autorizzazione o meno del corteo richiesto dal comitato "Firenze per il No", sia il 5 novembre stesso durante la manifestazione e gli scontri che si sono verificati;
se corrisponda a verità che il questore avrebbe collocato agenti non della città di Firenze proprio nel punto più delicato dello sbarramento di Polizia che chiudeva tutta piazza San Marco, in corrispondenza dell'inizio di via Cavour, e per quale motivo;
perché non sia stato possibile isolare i facinorosi e gestire l'ordine pubblico in maniera accorta e senza ricorrere alle cariche a danno dei manifestanti pacifici;
perché abbia deciso di non intervenire sul comportamento del questore e sulla scelta di non autorizzare la manifestazione, violando di fatto un principio costituzionalmente garantito al cittadino come quello di esprimere il proprio pensiero;
se non intenda attivarsi, al fine di rimuovere il questore di Firenze per la scelta di non autorizzare una manifestazione e per la totale inadeguatezza nel gestire una fase di tensione come quella verificatasi sabato 5 novembre 2016 a Firenze;
se non intenda dare predisposizioni al fine del riconoscimento, e delle conseguenti misure disciplinari e giudiziarie, dell'agente di Polizia che durante la manifestazione ha lanciato un oggetto contro il corteo dei manifestanti;
se non intenda promuovere l'esame del disegno di legge presentato dal sen. De Cristofaro e altri.