Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00675

Atto n. 1-00675

Pubblicato il 27 ottobre 2016, nella seduta n. 711
Ritirato

COTTI , AIROLA , BLUNDO , CAPPELLETTI , GIROTTO , NUGNES , PUGLIA , SCIBONA , BAROZZINO , BOCCHINO , CERVELLINI , DE CRISTOFARO , DE PETRIS , MINEO , PETRAGLIA

Il Senato,

premesso che:

nella 71esima sessione dell'Assemblea generale ONU, già in corso a New York, all'interno dei lavori, di cui al Primo Comitato, i Paesi saranno chiamati ad esprimersi su una risoluzione dal titolo "Talking forward multilateral nuclear disarmament negotiations" ("Portare avanti i negoziati per il disarmo nucleare multilaterale", rep. A/C.1/71/L.41), per un mondo senza armi nucleari, risoluzione presentata dal Messico e sottoscritta, tra gli altri, da Austria, Irlanda, Brasile, Nigeria, Nuova Zelanda, Sudafrica;

il testo della risoluzione è costituito da 19 paragrafi di preambolo, nei quali, tra le altre cose, si sottolinea la necessità urgente di un mondo senza armi nucleari, con riferimenti a varie iniziative per il disarmo;

tale risoluzione raccoglie la raccomandazione emersa dall'OEWG dell'ONU (Open ended working group) di Ginevra, i cui lavori si sono conclusi il 19 agosto 2016 con l'espressione, largamente maggioritaria, della volontà degli Stati non nucleari di superare l'impasse del quadro diplomatico e giuridico costituito dal Trattato di non proliferazione nucleare;

la risoluzione contiene 15 paragrafi operativi che includono, tra l'altro, la decisione di convocare una conferenza delle Nazioni Unite nel 2017, allo scopo di negoziare uno strumento giuridicamente vincolante per vietare le armi nucleari e per la loro eliminazione totale (paragrafo 8); l'incoraggiamento di tutti gli Stati membri a partecipare alla Conferenza (paragrafo 9); l'indicazione di convocare la Conferenza a New York, con la partecipazione e il contributo delle organizzazioni internazionali e della società civile (paragrafo 10);

è necessario che la risoluzione ottenga il quorum dei due terzi per la sua validità legale e, a questo proposito, è importante osservare che, ai fini del raggiungimento di tale quorum, il voto di astensione non ha peso;

fra le diverse adesioni a tale iniziativa, occorre ricordare quella dei parlamentari per la non proliferazione ed il disarmo nucleare e dei sindaci per la pace (Mayors for peace), della "Rete italiana per il disarmo" e dei "Disarmisti esigenti";

in occasione della recente "Giornata Internazionale per la Totale Eliminazione delle Armi Nucleari" (settembre 2016) il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon, ha detto: "Impegniamoci a lavorare per l'eliminazione totale delle armi nucleari con urgenza e con un senso di scopo collettivo. La nostra stessa sopravvivenza dipende da questo";

la Camera dei deputati ha approvato all'unanimità, il 15 maggio 2012, una mozione, a prima firma Federica Mogherini, con la quale si impegnava il Governo, fra le altre cose, a "svolgere un ruolo attivo a sostegno delle misure di disarmo e di non proliferazione nucleare in tutte le sedi internazionali proprie (....)" e a "promuovere la formazione relativa alle materia del disarmo, della non proliferazione e del controllo degli armamenti, nel quadro delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e sul piano nazionale con particolare riferimento, in quest'ultimo caso, alla formazione professionale dei funzionari diplomatici e degli ufficiali delle Forze Armate";

l'Aeronautica militare italiana (AMI) e la Marina militare italiana (MMI) hanno in programma la messa in linea di F-35 lightning II, una famiglia di 3 velivoli d'attacco mono-pilota, nella configurazione F-35A e F-35B: il programma F-35 Lightning II è strutturato in modo da rendere questa famiglia di velivoli anche in grado di trasportare l'arma nucleare;

per ben 2 volte il popolo italiano ha rifiutato, con due referendum, l'opzione nucleare, anche solo per fini civili,

impegna il Governo:

1) a dare mandato alla propria delegazione diplomatica di sostenere in tutti i lavori all'ONU, fino alla coerenza del voto favorevole, la Conferenza proposta dai Paesi non nucleari entro il 2017, per varare uno strumento giuridicamente vincolante per la proibizione delle armi nucleari, che porti alla loro totale eliminazione;

2) a considerare e preparare, in dialogo con il Parlamento e con la società civile, scelte che favoriscano il disimpegno dell'Italia dalla deterrenza nucleare NATO, per fare prevalere la forza del diritto sul diritto della forza, condannando, non solo la minaccia dell'uso degli ordigni nucleari, ma il loro stesso possesso.