Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 2-00416

Atto n. 2-00416

Pubblicato il 13 ottobre 2016, nella seduta n. 701

GASPARRI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

ricorre con insistenza nel dibattito in merito alle pensioni e la proposta di ricalcolare con il sistema contributivo i trattamenti più elevati, in tutto o in parte determinati con il vecchio sistema retributivo;

Tito Boeri, presidente dell'Inps, sarebbe un fervente sostenitore dell'idea menzionata e le motivazioni addotte sarebbero quelle della presunta precarietà dei conti dell'istituto, da un lato, e la necessità di reperire risorse per elevare le pensioni e combattere la povertà, dall'altro;

la spesa previdenziale, la cui entità porrebbe l'Italia in termini di incidenza sul PIL, agli ultimi posti tra i Paesi europei, andrebbe riconsiderata alla luce di 4 fattori: circa la spesa annuale erogata dall'Inps di natura assolutamente assistenziale (100 miliardi di euro nel 2015) non c'è chiarezza sulla ripartizione e sull'onere del finanziamento; la confusione penalizza ingiustamente il nostro Paese nei confronti degli Stati esteri, per quanto riguarda la spesa previdenziale; il gettito tributario, Irpef e addizionali locali, assicurato dalle pensioni (circa 60 miliardi nel 2015); e infine l'ingente evasione contributiva (circa 34 miliardi nel 2015);

i circa 300 miliardi di euro di spesa pensionistica e assistenziale lorda andrebbero significativamente a giudizio dell'interpellante ridotti e, conseguentemente, l'incidenza sul PIL diminuirebbe di almeno 3-4 punti rispetto agli oltre 16 attualmente conteggiati. I conti Inps sarebbero però in equilibrio, non giustificando altri interventi sulle pensioni già duramente colpite con i tagli all'indicizzazione, cosìccome i contributi di solidarietà e il trattamento fiscale molto più oneroso di quello vigente nei principali Paesi europei;

sul tema del ricalcolo andrebbe ricordato che, secondo gli stessi vertici dell'Inps (audizioni informali svoltesi a marzo 2016 presso l'XI Commissione permanente, Lavoro pubblico e privato, della Camera dei deputati) la strada non sarebbe percorribile, poiché nel settore pubblico i dati necessari non esisterebbero; nel privato sarebbero parziali e non sempre utilizzabili, poiché il metodo determinerebbe, in molti casi, un aumento dei trattamenti in essere, calcolati in tutto o in parte con il vecchio sistema retributivo;

da notizie in possesso dell'interpellante, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, dottor Giuliano Poletti, in data 5 ottobre 2016, avrebbe affermato che il Governo, in accordo coi sindacati, avrebbe trovato la soluzione per anticipare il pensionamento dei lavoratori, ma non avrebbe accennato alla questione del ricalcolo dei trattamenti previdenziali,

si chiede di sapere:

se il Governo intenda svolgere un approfondimento in merito ai conti dell'Inps, mettendo una parola definitiva sul ricalcolo delle pensioni che, oltre ad essere ingiusto, è ad avviso dell'interpellante tecnicamente irrealizzabile;

se intenda fare chiarezza sulle spese di natura assistenziale erogate dall'Inps e sul loro finanziamento diretto da parte dello Stato, allineando il trattamento fiscale delle pensioni italiane a quello vigente nei principali Paesi europei;

quali azioni e strumenti intenda porre in essere, anche attivandosi presso l'Inps, per il recupero dell'ingente massa di contributi non versati.