Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06475
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Atto n. 4-06475
Pubblicato il 11 ottobre 2016, nella seduta n. 696
BATTISTA , MUSSINI , URAS , ORELLANA , ZIN - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. -
Premesso che:
come è noto da notizie di stampa, la scorsa settimana il passaggio dell'uragano "Matthew" ha devastato Haiti e colpito fortemente le province orientali di Cuba, in particolar modo quella di Guantanamo;
l'uragano è stato considerato dai meteorologi il più potente ciclone tropicale degli ultimi 10 anni. Il fenomeno è stato classificato ad un livello 4, il secondo più alto della scala Saffir-Simpson usata per quantificare l'intensità dei cicloni tropicali;
venti a oltre 220 chilometri orari e forti piogge hanno inondato strade, distrutto edifici, interrotto la corrente elettrica, provocato frane e ingenti danni, costringendo migliaia di persone a trasferirsi nei centri di accoglienza appositamente allestiti;
in particolare si è appreso dall'account della stazione Radio Baracoa dei considerevoli danni occorsi a Cuba, nella città di Baracoa. Risulta, infatti, agli interroganti che la maggior parte delle infrastrutture che collegano la città al resto del Paese sono gravemente danneggiate, le scuole inagibili e ben l'80 per cento delle abitazioni sarebbe seriamente compromesso. Sarebbero, inoltre, inaccessibili buona parte degli esercizi commerciali e sono stati altresì registrati gravi danni anche al porto di Baracoa. Vengono riportati gravi danni alle infrastrutture e alle abitazioni nei municipi di Maisí, Imías e San Antonio del Sur;
il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha dichiarato che ad Haiti sono 350.000 le persone che necessitano di assistenza. Il rischio maggiore è che, a causa dell'acqua contaminata, si diffondano malattie. Infatti, la priorità dei soccorritori, in questo momento, è distribuire alla popolazione acqua potabile e kit igienici: le stesse associazioni umanitarie sottolineano il rischio di un'esplosione di colera, che in queste ore avrebbe già ucciso 7 persone, epidemia già presente ad Haiti ma che ora potrebbe diffondersi ulteriormente;
sempre le Nazioni Unite hanno dichiarato che si tratta della "più grande crisi umanitaria" nella storia di Haiti, dopo il devastante terremoto che colpì il Paese nel 2010;
la stima attuale delle vittime provocate dall'uragano Matthew è di circa 900 morti, ma le autorità locali temono che possano essere più di 1.000. È ragionevole, quindi, pensare che nei prossimi giorni la cifra sia destinata ad aumentare. Inoltre, sono stimate circa 60.000 persone rimaste senza casa,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, in considerazione della particolare situazione sociale ed economica dei Paesi coinvolti dal violento fenomeno meteorologico, ritenga opportuno intraprendere azioni di collaborazione o di aiuto a carattere umanitario.