Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06081
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Atto n. 4-06081
Pubblicato il 12 luglio 2016, nella seduta n. 658
GIARRUSSO , CAPPELLETTI , DONNO , SERRA , MORONESE , LEZZI , PUGLIA - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
si apprende, da notizie di stampa diffuse dal quotidiano "la Repubblica" del 4 luglio 2016, dell'inchiesta denominata "Labirinto" aperta dalla Procura di Roma; un'operazione estesa a diverse città italiane, ma che ha il suo epicentro nella capitale, e che vede l'adozione di misure interdittive e sequestri per più di 1,2 milioni di euro tra immobili, conti correnti e quote societarie a carico di diversi indagati, indiziati dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, corruzione e riciclaggio, truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita;
tra gli arrestati e gli indagati, compaiono nomi di spicco e più precisamente quelli del faccendiere Raffaele Pizza, del fratello Giuseppe Pizza, politico calabrese ed ex sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca del Governo Berlusconi, di un parlamentare in carica, del commercialista Alberto Orsini e di due impiegati dell'Agenzia delle entrate;
si apprende, inoltre, che le indagini sarebbero partite nel 2013 da alcune segnalazioni per operazioni sospette nei confronti di un consulente tributario romano e di un "labirinto" di società a lui riferibili che movimentavano grandi somme di denaro tra i conti correnti personali ed aziendali;
secondo i magistrati romani, la mente dell'associazione a delinquere sarebbe stato Raffaele Pizza che avrebbe utilizzato i suoi legami stabili con il mondo della politica e che rappresenterebbe lo snodo tra il mondo imprenditoriale e quello degli enti pubblici, svolgendo, secondo gli investigatori, "un'incessante e prezzolata opera di intermediazione tra i suoi interessi e quelli di imprenditori senza scrupolo" allo scopo di aggiudicarsi gare pubbliche e favorire la nomina ai vertici di enti e società di persone a lui vicine, allo scopo di riceverne favori e facilitazioni;
i finanzieri del nucleo speciale di Polizia valutaria avrebbero ascoltato per diversi mesi le conversazioni telefoniche di Raffaele Pizza effettuate nell'ufficio di via in Lucina, vicino a Montecitorio, che riporterebbero i nomi del Ministro dell'interno, del fratello Alessandro Antonio Alfano assunto alle Poste italiane, dell'ex direttore generale dell'INPS Vittorio Crecco, dell'ex Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi e del braccio destro di Ponzellini nella banca Popolare di Milano, Antonio Cannalire;
considerato che:
secondo quanto risulta dagli organi di informazione da una conversazione telefonica tra Raffaele Pizza e Davide Tedesco, collaboratore politico del Ministro dell'interno, registrata dai finanzieri in data 9 gennaio 2015, emergerebbe che Pizza, grazie ai suoi rapporti con l'ex amministratore Massimo Sarmi, avrebbe facilitato l'assunzione in Postecom SpA di Alessandro Antonio Alfano;
dagli atti dell'inchiesta, emergerebbero particolari sull'assunzione di Alfano nella società controllata da Poste italiane; infatti, da un'informativa della finanza, si legge che "il consiglio di amministrazione non sarebbe stato portato a conoscenza né dell'esigenza di dovere coprire tale ruolo, né che per tale ruolo fosse previsto proprio lui", come si legge su "la Repubblica" online del 7 luglio 2016,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
se non intenda adottare le opportune iniziative, al fine di verificare le modalità di assunzione del dottor Alessandro Antonio Alfano in qualità di dirigente presso la citata società controllata da Poste italiane;
se non intenda fare chiarezza sulle nomine ai vertici di enti e società a parziale e totale partecipazione pubblica;
quali provvedimenti di competenza intenda adottare, per contrastare l'interferenza illecita, da parte di faccendieri e manager, nelle decisioni concernenti le nomine di enti e società pubbliche e, di conseguenza, nel conferimento di appalti pubblici e attività connesse.