Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06353
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Atto n. 4-06353
Pubblicato il 10 marzo 2004
Seduta n. 560
BUCCIERO. - Al Ministro della giustizia. -
Premessa la notorietà del fatto che a Bari il palazzo adibito agli uffici ove si amministra la giustizia penale è sotto sequestro disposto dalla stessa magistratura sia per violazioni urbanistiche sia per la precaria agibilità dello stesso;
premessa come altrettanto nota la pericolosità del palazzo sede della Corte d’Appello e degli uffici ove si esercita la giustizia civile, e che da anni la richiesta di manutenzione straordinaria è rimasta inevasa e che il costo dei relativi lavori ammonta a circa tre milioni di euro;
premesso che anche il palazzo (per civili abitazioni) che ospita la giustizia minorile può eufemisticamente definirsi inadeguato;
premesso che gli uffici del giudice di pace sono anch’essi allocati in palazzo per civile abitazione e distante molti chilometri dagli altri palazzi di giustizia;
rilevato che attualmente il Ministero si accolla una spesa annua di circa tre milioni di euro per i canoni di locazione di tali palazzi (oltre le manutenzioni straordinarie) e che, allo stato, il Ministero continuerà ad erogare tale somma senza un termine e senza aver risolto il più volte deprecato disagio degli utenti e degli operatori e anche la loro sottoposizione a notevoli rischi;
rilevato altresì che il Comune di Bari, onde far fronte a tali gravissimi problemi, ha avviato e concluso la procedura della “ricerca di mercato” per ottenere offerte di privati al fine di trasferire tutti gli uffici di giustizia in un unico plesso;
constatato che la Commissione di manutenzione del Palazzo di giustizia ha dichiarato totalmente appagante, per le necessità dell’amministrazione della giustizia a Bari, l’offerta progettuale della Pizzarotti S.p.A; che la Commissione tecnica del Comune di Bari ha accertato che l’offerta in linea progettuale e finanziaria della Pizzarotti S.p.A è l’unica ad avere risposto adeguatamente alle condizioni poste dalla ricerca di mercato;
tenuto conto che la offerta della Pizzarotti S.p.A propone la locazione di tutto il plesso ad un canone annuo di soli tre milioni (pari agli oneri attualmente a carico del Ministero) a fronte di un valore dell’opera di circa 300.000.000 di euro (con diritto di acquisizione da parte dell’Amministrazione della giustizia in qualsiasi momento) e dell’avvio immediato della costruzione e dei tempi brevissimi (15-24 mesi) per la consegna dell’intero plesso, agibile e funzionante,
si chiede di conoscere:
quali siano le cause del ritardo con il quale il Ministero – e in particolare alcuni funzionari – procede nel dare risposta ai bisogni primari della giustizia nel distretto della Corte di Appello di Bari;
se non appaia – ictu oculi – estremamente vantaggiosa l’offerta della Società prescelta dalla Commissione di manutenzione del Palazzo di giustizia di Bari, specie in considerazione della assoluta mancanza di alternative alla soluzione individuata dal Comune di Bari tramite la procedura della ricerca di mercato, salvo che il Ministero dichiari che sono disponibili e assegnati i circa centoquaranta milioni di euro occorrenti per la costruzione di un secondo, nuovo palazzo di giustizia, il cui progetto, già “bocciato” dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, è inattuabile anche per l’impossibilità di procedere a varianti urbanistiche e salvo che il Ministero reperisca altri fondi per la costruzione di altro palazzo idoneo ad ospitare i giudici di pace e quelli minorili.