Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02911
Azioni disponibili
Atto n. 3-02911 (in Commissione)
Pubblicato il 8 giugno 2016, nella seduta n. 638
SERRA , CAPPELLETTI , BERTOROTTA , MANGILI , BUCCARELLA , DONNO , MORONESE , PAGLINI , SANTANGELO , GIARRUSSO - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
da notizie apprese dall'"Unione Sarda" del 26 maggio 2016 risulta agli interroganti che l'Azienda sanitaria locale n. 8 di Cagliari sarebbe coinvolta in una vicenda dai contorni opachi;
in particolare l'episodio riguarda il contratto di project financing stipulato nel 2003 con le società Siemens SpA, operante nel settore degli strumenti elettronici, e Tepor, società di costruzioni sarda, allo scopo di procedere alla ristrutturazione degli ospedali "Microcitemico", eccellenza sarda di grande prestigio che ha visto il preziosissimo contributo scientifico del professor Antonio Cao nello studio della talassemia e nella cura dei bambini che ne erano affetti, e "Businco", prestigioso istituto specializzato nello studio e la cura dei tumori. Il progetto intendeva, dunque, operare degli interventi sulle strutture e sui macchinari impiegati;
in data 1° luglio 2003 veniva sottoscritto l'accordo contrattuale tra le parti;
risulta agli interroganti che l'ente avrebbe compiuto operazioni finanziarie dubbie in violazione dei principi di buon andamento e di imparzialità della pubblica amministrazione;
le obbligazioni che sorgono tra le parti contraenti della fattispecie contrattuale citata prevedono che l'investimento per gli interventi è per la maggior parte a carico dei privati, mentre il soggetto pubblico contribuisce ai costi del progetto in misura inferiore;
l'accordo prevedeva l'esecuzione di lavori edili e forniture di attrezzature mediche per il valore di circa 62 milioni di euro e per una durata di 29 anni, con canoni annuali per circa 140 milioni di euro. Con la Giunta Soru il progetto veniva sospeso in quanto l'accordo contrattuale veniva valutato carente di una necessaria valutazione comparativa, di mercato e progettuale; veniva lamentata, inoltre, la carenza nell'erogazione dei servizi di diagnosi e cura ai pazienti;
nel febbraio 2009 il prolungarsi dei lavori richiedeva nuovi interventi e ulteriori costi per le società. Veniva presentata una perizia di variante per oltre 20 milioni di euro che portava a un incremento complessivo dei canoni di 12 milioni. La spesa totale prevista saliva a oltre 156 milioni di euro, con un incremento del 25 per cento. Nel giugno 2010 si profilavano altre necessità e venivano affidati altri lavori non compresi nella concessione per il valore di oltre 4 milioni di euro;
la nuova data con la quale veniva posticipata la fine dei lavori, 8 agosto 2010, non veniva rispettata. Il 27 aprile 2011 veniva richiesta un'altra integrazione del contratto legata a nuovi lavori da eseguire in ordine al sesto piano dell'ospedale Businco e al reparto di radiologia del Microcitemico. Si arrivava così all'anno 2013 e sorgeva la necessità di un'ulteriore variazione;
in data 14 ottobre 2015 le parti coinvolte, la Regione Sardegna, la ASL e le società, concordavano un accordo di revisione della convenzione contrattuale, in virtù del quale il termine iniziale di durata veniva rivisto e ridotto a 10 anni, e, inoltre, venivano esclusi alcuni servizi accessori e ridotti i costi per le apparecchiature e di costruzione;
considerato che:
la revisione degli accordi contrattuali, tuttavia, nonostante gli intenti apprezzabili di ottimizzazione delle risorse, in ossequio al principio di economicità dell'azione amministrativa, nei fatti risultava non migliorativo;
le commissarie della ASL n. 8, Savina Ortu, e dell'azienda ospedaliera "G. Brotzu", Graziella Pintus, affidavano una consulenza all'università di Bologna al fine di svolgere una valutazione tecnica in ordine al contratto, e chiarire gli accordi contrattuali nonché i costi reali. Dallo studio è emerso che i costi ammontavano a circa il doppio rispetto ai normali prezzi di mercato per questo genere di lavori. I costi per metro quadro per la realizzazione del progetto ammontavano a 3.335 euro a fronte di una media di mercato che oscilla tra i 960 euro e i 1.440 euro al metro quadro;
appare evidente, dunque, che l'impegno economico iniziale risultava aumentato in modo considerevole e ben oltre i costi medi anche eventualmente scaturenti da problemi tecnici e di mercato ipotizzabile in origine. Le varianti in corso d'opera del progetto avevano moltiplicato in modo eccezionale i costi dei lavori affidati alle stesse concessionarie, peraltro, senza far ricorso ad altre procedure ad evidenza pubblica di affidamento dei lavori. Risulta, dunque, a parere degli interroganti, anche a fronte della relazione dell'università di Bologna, necessario ipotizzare delle gravi irregolarità nella gestione dei lavori che necessitano definitiva chiarezza;
considerato inoltre che l'ospedale Microcitemico nasce nel 1981 con lo scopo primario di curare le microcitemie, con particolare attenzione riguardo alle talassemie. Ad oggi, sono circa 500 i pazienti che vengono assistiti nel reparto di talassemia, che versa in condizioni strutturali inadeguate, in quanto unico reparto non ristrutturato né ammodernato nel periodo del contratto. Il reparto ha un organico medico e infermieristico sottodimensionato. Queste condizioni stanno determinando un drastico calo della qualità dell'assistenza ai pazienti,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti e se abbia adottato o intenda adottare iniziative di competenza, anche di carattere normativo, al fine di garantire ai pazienti con talassemia di fruire delle terapie e delle cure necessarie in spazi adeguati alle reali esigenze e con il supporto di personale medico e infermieristico in numero sufficiente, assicurando loro standard di cura elevati;
se sia a conoscenza del dossier prodotto dall'università di Bologna e delle relative valutazioni, in ordine alle quali emergono gravi irregolarità giuridiche, economiche e tecniche;
se intenda convocare un tavolo di confronto tra tutti i soggetti coinvolti al fine anche di acquisire ulteriori informazioni e documenti utili per meglio chiarire la vicenda e superare le incertezze che ancora sussistono in ordine all'accordo contrattuale.