Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02807
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Atto n. 3-02807
Pubblicato il 27 aprile 2016, nella seduta n. 616
TARQUINIO , D'AMBROSIO LETTIERI , BRUNI , PERRONE , LIUZZI , ZIZZA - Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
l'articolo 6 del decreto-legge n. 91 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 116 del 2014, ha istituito presso l'INPS un nuovo strumento denominato "Rete del lavoro agricolo di qualità" con l'obiettivo di promuovere, asseverandone l'attività, la regolarità delle imprese agricole in possesso dei seguenti requisiti: a) non avere riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto; b) non essere stati destinatari, negli ultimi 3 anni, di sanzioni amministrative definitive per tali violazioni; c) essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi;
la rete agricola è coordinata da una cabina di regia composta dai lavoratori, dai datori di lavoro e dai lavoratori autonomi, e dai rappresentanti delle istituzioni coinvolte;
la partecipazione alla rete comporta una razionalizzazione dei sistemi di controllo e le ispezioni condotte dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
l'obiettivo della rete è quello di garantire una sorta di certificazione di qualità di non utilizzo di lavoro nero per le imprese, favorendo in prospettiva, anche attraverso le grandi reti di distribuzione, una corsia privilegiata per tali imprese;
considerato che nel mese di dicembre 2015 sono state approvate nelle Commissioni riunite XI e XIII della Camera dei deputati le risoluzioni in materia di caporalato, nell'ambito delle quali il Governo si è impegnato, tra l'altro, ad intensificare i controlli per l'emersione del lavoro nero e consolidare, al contempo, nuovi strumenti utili al contrasto permanente del fenomeno del caporalato, e a dare piena attuazione alla rete del lavoro agricolo di qualità, implementando le iniziative elaborate dalla cabina di regia, attraverso la promozione dell'offerta, da parte dei centri per l'impiego, di servizi adeguati alle peculiarità del lavoro agricolo, prevedendo un ruolo attivo e collaborativo degli enti territoriali con le altre istituzioni preposte all'azione di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e del caporalato;
considerato, inoltre, che l'adesione alla rete del lavoro agricolo di qualità è effettuata mediante l'iscrizione ad un portale dell'INPS il cui sistema informativo sta arrecando numerosi problemi ai produttori, tenuto conto che l'iscrizione si perfeziona entro 30 giorni dalla richiesta;
considerato, infine, che:
il clima estremamente caldo delle ultime settimane ha di fatto anticipato la maturazione di prodotti ortofrutticoli di grande rilevanza occupazionale come ciliegie, patate, albicocche e pesche;
molti prodotti agricoli, in particolare albicocche e ciliegie, oggi sono già pronti per essere venduti, ma rischiano il macero o la svendita locale: risulta, infatti, impossibile per molti produttori iscriversi alla rete, dato che l'INPS, attraverso il portale, non riuscirebbe a dare risposte in meno di 2 mesi;
preso atto che:
agli interroganti risulta che su un milione e mezzo di aziende in Italia, solo 200 siano riuscite ad iscriversi alla rete e altre 600 siano in attesa di iscrizione;
tracciabilità, sicurezza e qualità sono indispensabili strumenti di tutela dei consumatori, ma proprio per questo, a parere degli interroganti, si dovrebbero tutelare la produzione italiana di qualità e i produttori onesti dagli assalti della concorrenza sleale e dei sottoprodotti esteri,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della problematica e quali iniziative vogliano intraprendere per quanto di loro competenza per la tutela dei produttori agricoli e per quella dei consumatori italiani;
se non ritengano opportuno attivare tempestivamente ogni iniziativa idonea a rafforzare e migliorare il sistema informativo della rete del lavoro agricolo di qualità e, nelle more, di attivare misure in grado di evitare ingenti danni economici ai produttori.