Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05683
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Atto n. 4-05683
Pubblicato il 20 aprile 2016, nella seduta n. 611
PETRAGLIA , DE PETRIS , BOCCHINO , BAROZZINO , CERVELLINI , DE CRISTOFARO , CAMPANELLA , MINEO - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. -
Premesso che:
a fine maggio 2015 hanno cominciato il loro programma formativo, presso poli museali, soprintendenze, biblioteche e archivi di Stato facenti capo al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, i "500 giovani per la cultura", i laureati selezionati dal Ministero per svolgere un "programma straordinario di formazione" della durata di 12 mesi, che prevedeva un'indennità di formazione mensile. Un'indennità che aveva suscitato diverse critiche, non solo da parte degli interroganti, per l'esiguità delle risorse stanziate;
la selezione dei 500 giovani ha previsto una procedura concorsuale con criteri alquanto rigidi: la prima scrematura è avvenuta sulla base dei titoli documentati, ove le attività che contavano di più erano proprio le collaborazioni, i lavori e gli stage svolti per la pubblica amministrazione. A questa prima fase di cernita è seguita una prova scritta che affrontava varie tematiche: storia, codice dei beni culturali, logica e informatica;
considerato che il Ministero, con circolare n. 4 del 2016, ha informato i partecipanti al programma "500 giovani per la cultura" di non aver fornito le indennità di gennaio a causa di un cambio di modalità nell'erogazione;
ritenuto che, ad oggi, i partecipanti non si sono viste attribuite le mensilità dovute e si rileva, a parere degli interroganti, una volontà di sfruttare il lavoro dei giovani laureati anziché offrire loro un'opportunità unica di formazione,
si chiede di sapere:
quale soluzione il Ministro in indirizzo intenda adottare per provvedere con urgenza al pagamento degli stipendi per tutti i partecipanti al progetto "500 giovani per la cultura", considerando che il diritto ad un'adeguata retribuzione è garantito dalla Costituzione, indipendentemente dalla tipologia di contratto;
se non ritenga di valutare, alla fine dell'esperienza, una possibilità di stabilizzazione per i partecipanti al progetto impegnati in percorsi ambiziosi che richiedono costanza e continuità.