Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02698

Atto n. 3-02698 (in Commissione)

Pubblicato il 23 marzo 2016, nella seduta n. 598

COTTI , TAVERNA , BUCCARELLA , CAPPELLETTI , GIARRUSSO , PUGLIA - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

il decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, entrato in vigore il 13 settembre 2012, ha soppresso 31 Tribunali e le corrispondenti Procure della Repubblica, nonché 220 sezioni distaccate di Tribunale;

le nuove circoscrizioni dei Tribunali sono solo tendenzialmente corrispondenti alle circoscrizioni amministrative degli enti locali e alla corrispondente distribuzione della popolazione, e il servizio "giustizia" si svolge tanto meglio quanto migliore è il tessuto connettivo che lo lega al territorio circostante e alla sua realtà socio-economica;

il provvedimento ha colpito pesantemente la Sardegna e più in particolare, tra l'altro, ha soppresso gli uffici della sezione distaccata di Olbia, con conseguente trasferimento di tutti i nuovi affari giudiziari ad altra distante località;

conseguentemente, ancora oggi tutte le nuove cause vengono iscritte e trattate d'ufficio in altra sede di Tribunale, anche se riguardanti vicende accadute ad Olbia e comuni limitrofi, le quali, da sole, originano la gran parte degli affari giudiziari trattati dalla sede di Tribunale ove si è disposto il trasferimento;

considerato che:

non si può che confermare quanto ebbe a scrivere il Ministro per i rapporti con il Parlamento pro tempore Dino Piero Giarda nella relazione preliminare ai decreti legislativi del 2012, ovvero: "Rimane l'anomalia, del tutto inevitabile, stante i limiti della delega, del territorio di Olbia che, pur essendo per bacino di utenza e rilevanza economico sociale ben più rilevante della realtà di Tempio Pausania, è destinata a soccombere stante l'impossibilità giuridica, in assenza di apposita norma primaria, di procedere contestualmente all'istituzione del tribunale di Olbia con soppressione ed accorpamento di quello di Tempio Pausania";

le medesime considerazioni sono state riportate, parola per parola, nella relazione della commissione di monitoraggio sulla riforma depositata nel giugno 2014, che deve considerarsi più che mai conferente allo stato attuale delle cose, posto che dal censimento 2011 è emerso come negli ultimi 10 anni la città di Olbia abbia avuto un incremento demografico del 24 per cento contro il dato del 4 per cento nazionale e del 3 per cento regionale;

a parere degli interroganti, per ovviare ai sempre più crescenti disagi deve essere seguita la strada volta ad eliminare questa anomalia;

considerato infine che:

si deve prendere atto delle dichiarazioni rese dal Ministro in indirizzo a Venezia l'11 ottobre 2014, durante il congresso dell'avvocatura, quando ha rilevato come in molti casi non ci sia stata una riforma della geografia giudiziaria, ma una soppressione di sedi che ha determinato vuoti territoriali che hanno creato delle evidenti sperequazioni; secondo il Ministro, questi vuoti possono essere colmati con una "analisi seria di quello che è avvenuto in quel comprensorio e vedere se invece una nuova sede vada istituita in un posto dove prima non c'era";

in Sardegna, l'aumento venutosi a creare delle distanze tra uffici e utenza, in ragione dell'accentramento dei servizi in poche sedi, ha comportato un tale aggravio di spese per il cittadino che in una percentuale rilevante di casi si concretizza una vera e propria denegata giustizia;

a seguito della revisione delle circoscrizioni giudiziarie si costituì in Olbia un comitato civico che promosse una petizione popolare, con larga adesione e sottoscrizione della cittadinanza olbiese, petizione trasmessa anche all'attenzione del Ministro e finalizzata a proporre l'approvazione di apposita norma primaria tesa all'istituzione del Tribunale ad Olbia;

continuano ad essere manifestate da istituzioni, associazioni e ordini professionali sardi vibrate proteste per i disagi arrecati ai cittadini nell'amministrazione della giustizia, tanto più in ragione delle note precarie condizioni della mobilità in cui versano i territori interni della Sardegna senza tenere in alcuna considerazione la specificità della realtà sarda;

l'Unione regionale delle curie di Sardegna ha presentato di recente alla IX conferenza nazionale dell'avvocatura di Torino un proprio documento in cui vengono lamentate le gravi carenze finora sollevate e in cui, tra l'altro, viene chiesta l'istituzione del Tribunale di Olbia,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga di valutare positivamente, in ragione della specificità della realtà sarda, la richiesta avanzata con la petizione popolare;

se intenda accogliere, con riferimento all'istituzione del Tribunale di Olbia, i suggerimenti e le richieste avanzate dall'Unione regionale delle curie di Sardegna;

se non intenda, conseguentemente, rivedere le decisioni finora adottate e, in particolare, attivarsi per l'istituzione del Tribunale in Olbia in ragione del volume di affari giudiziari che ivi si originano;

se non intenda valutare la possibilità di una rigorosa verifica sull'effettivo risparmio di spesa che finora si sarebbe conseguito, apportando le necessarie correzioni logistiche.