Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05515

Atto n. 4-05515

Pubblicato il 22 marzo 2016, nella seduta n. 597

CENTINAIO - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:

nel paese Casa Matti, un piccolo borgo di montagna collocato nell'estrema propaggine settentrionale dell'Appennino pavese, nel comune di Romagnese (Pavia), dal 27 febbraio 2016 ha avuto inizio il trasferimento presso l'albergo ristorante "Alpe" di 20 immigrati clandestini (maschi adulti, di età approssimativamente compresa tra i 20 ed i 30 anni);

il borgo di Casa Matti conta all'anagrafe comunale 24 famiglie residenti; gli abitanti che ne costituiscono la popolazione sono 25 (12 femmine, 10 maschi, 3 minori). Tra gli adulti, solamente 5 sono lavoratori in età produttiva, la restante parte della popolazione è costituita da anziani pensionati;

è immaginabile il forte impatto sociale suscitato dall'arrivo di un numero così cospicuo di immigrati all'interno di una comunità cittadina così piccola;

un tale numero di presenze di immigrati comporta a parere dell'interrogante rischi per la sicurezza e l'ordine pubblico e crea problemi rispetto alla principale attività che è quella del turismo, leva economica per la comunità territoriale;

è necessario altresì evidenziare anche che presso le strutture del Comune di Romagnese sono attualmente ospitate 9 donne provenienti dalla stessa zona dell'Africa occidentale, dalla quale provengono gli immigrati alloggiati a Casa Matti, in virtù di un progetto, volto al recupero di individui affetti da "disagio mentale";

si segnala anche che, nel borgo Casa Matti vi è l'assenza di qualsiasi tipo di servizio e che le risorse idriche sono già insufficienti al fabbisogno della popolazione durante i mesi estivi;

la Lombardia è una delle regioni con il più alto tasso di presenze di cittadini extracomunitari regolari, irregolari o in attesa di un permesso di soggiorno o con richiesta di status di rifugiato;

pur se la questione dei flussi migratori verso il nostro Paese è oramai da anni una realtà acquisita, la gestione delle connesse problematiche viene affrontata come situazione emergenziale, senza quindi una politica governativa di medio o lungo periodo;

è manifesta a parere dell'interrogante l'incapacità di questo Governo di mettere in atto azioni dirette a contrastare il continuo flusso di immigrati, che sbarcano sulle coste italiane;

non è più accettabile l'atteggiamento ipocrita del Governo il quale continua a non volere attuare una corretta gestione dei flussi migratori verso il nostro Paese e si limita a scaricare le proprie responsabilità sugli enti locali che, già fortemente penalizzati dai tagli di risorse provocate dalla perdurante crisi e dalla mancata attuazione del federalismo fiscale, devono, in aggiunta, accollarsi spese enormi per l'erogazione di tali servizi socio-assistenziali a scapito dei cittadini residenti,

si chiede di sapere:

quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare per evitare che si continui ad operare con procedure emergenziali, senza una programmazione di interventi strutturali;

al fine di garantire la sicurezza, l'ordine pubblico e il benessere economico della comunità cittadina, quali misure intenda adottare per rivedere la decisione, ad avviso dell'interrogante irragionevole, adottata dall'ufficio territoriale del Governo.