Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00530

Atto n. 1-00530

Pubblicato il 8 marzo 2016, nella seduta n. 587

DE PETRIS , BAROZZINO , BOCCHINO , CAMPANELLA , CERVELLINI , DE CRISTOFARO , MINEO , PETRAGLIA

Il Senato,

premesso che:

nei territori del comune di Civitavecchia (Roma), nel comprensorio militare di S. Lucia, è ubicato il centro tecnico logistico interforze (Ce.T.L.I) NBC, ente del Ministero della difesa, unico in Italia, con compiti di studio, verifiche ed applicazioni di carattere militare nei settori nucleare, biologico e chimico;

fra i molteplici compiti dell'ente c'è quello di demilitarizzazione delle armi e degli aggressivi chimici ritrovati sul territorio nazionale e risalenti alla prima e seconda guerra mondiale;

l'attività di distruzione di armi chimiche viene svolta in ottemperanza della legge 18 novembre 1995, n. 496, con la quale lo Stato italiano ha ratificato la Convenzione internazionale del 31 gennaio 1993 di Parigi sulla proibizione dello sviluppo, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche;

l'attività di demilitarizzazione delle armi chimiche viene svolta con l'utilizzo di impianti industriali costruiti allo scopo, ognuno per il tipo di aggressivo da distruggere, situati nella medesima area;

tale attività, svolta sotto il controllo degli ispettori internazionali dell'OPAC (Organizzazione per la proibizione armi chimiche), ha permesso di smaltire nel tempo ingenti quantitativi di sostanze, quali ad esempio iprite, adamsite, cloridina solforica, fosgene e proiettili a caricamento chimico;

attualmente restano da smaltire circa 15.000-20.000 proiettili a caricamento chimico, che rappresentano circa la metà del quantitativo dei proiettili ritrovato nel corso degli anni;

i residui di tutta la lavorazione effettuata fino ad oggi, stoccati in monoliti di cemento, attualmente accatastati a "cielo aperto" presso l'ente, in un'area dedicata, rappresentano anch'essi un problema di primaria importanza: infatti, dopo la demilitarizzazione restano dei residui chimici, fra i quali il più importante è l'arsenico: venendo i contenitori a contatto con gli agenti meteorici rilasciano tale sostanza, che potrebbe inquinare il territorio circostante, posto a monte dei centri abitati;

considerato che in risposta all'interrogazione 5-01015, avente per oggetto la realizzazione di un impianto ossidatore termico presso il Ce.T.L.I. NBC, il Governo, il 20 marzo 2014, presso la IV Commissione permanente (Difesa) della Camera, nel confermare la realizzazione dell'impianto, ha dichiarato che esso è necessario per superare il ritardo nello smaltimento degli aggressivi chimici, attualmente svolto tramite tecnologie meccaniche progettate negli anni '80-'90, che impediscono di ottemperare pienamente agli impegni assunti con la Convenzione di Parigi;

considerato altresì che:

il territorio di Civitavecchia è già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale, per la presenza di impianti Enel, alimentati anche a carbone, del porto e di altri numerosi insediamenti industriali: a tal proposito si sono espresse più volte contro qualsiasi forma di combustione gli enti istituzionali a tutti i livelli, prendendo atto della gravissima situazione epidemiologica;

specificatamente per quanto attiene alla realizzazione dell'ossidatore termico, gli stessi enti istituzionali hanno manifestato la propria contrarietà, e precisamente: il Comune di Civitavecchia all'unanimità, la Provincia di Roma all'unanimità e il Consiglio regionale del Lazio all'unanimità,

impegna il Governo:

1) ad interrompere immediatamente l'esecutività della costruzione dell'impianto, considerata la totale e unanime contrarietà di tutte le istituzioni territoriali e della popolazione residente;

2) a porre in atto tutte le azioni necessarie alla bonifica dell'area ove sono stoccati ormai i monoliti contenenti i residui delle lavorazioni, che rappresentano un grave pericolo per le matrici ambientali e per la popolazione.