Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05282
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Atto n. 4-05282
Pubblicato il 16 febbraio 2016, nella seduta n. 578
CENTINAIO - Ai Ministri dell'interno e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
con l'ordinanza n. 24 del 24 novembre 2015, il commissario straordinario di Roma capitale ha disposto, in alcuni ambiti territoriali, "il divieto di svolgere in forma ambulante e semiambulante l'attività su suolo pubblico dell'intermediazione e promozione di tour turistici e vendita di biglietti per l'accesso a musei e siti d'interesse storico, artistico e culturale";
con due successive ordinanze, n. 30 del 3 dicembre 2015 e n. 33 del 5 dicembre 2015, il commissario straordinario ha rispettivamente stabilito "l'estensione territoriale delle prescrizioni di cui all'Ordinanza del Commissario Straordinario n. 24 del 25 settembre 2015", e ha vietato l'esercizio di qualsiasi attività commerciale su suolo pubblico nel periodo di durata del giubileo della misericordia;
secondo la normativa regionale, le agenzie di viaggi e turismo sono abilitate a svolgere l'attività di intermediazione mediante vendita diretta al pubblico di titoli di trasporto, soggiorni, viaggi e crociere, prodotti ed organizzati da imprese autorizzate ai sensi degli artt. 32 e seguenti della legge regionale del Lazio n. 13 del 2007, anche con sistemi totalmente o parzialmente informatici;
l'esercizio di attività di intermediazione offerta al pubblico è autorizzato, a livello nazionale, dal decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (codice del consumo), nonché dalla convenzione internazionale di cui alla legge 27 dicembre 1977, n. 1084, relativa al contratto di viaggio;
le agenzie di viaggi e turismo che operano regolarmente sul territorio, accanto all'attività strettamente commerciale, svolgono anche un ruolo importante ai fini della valorizzazione del patrimonio storico, artistico e archeologico di Roma ed assicurano la libera e sicura fruizione del territorio;
negli ultimi anni, nel settore, soprattutto nelle zone del centro di Roma, si è sviluppato un intenso fenomeno di abusivismo che, oltre a procurare un danno al turismo e all'immagine di Roma, ha messo in serie difficoltà, operative ed economiche, le agenzie autorizzate;
le ordinanze, nel combattere l'abusivismo nel settore, intervengono in modo del tutto illegittimo nel limitare il regolare esercizio svolto dalle agenzie di viaggi, le quali rischiano, in assenza di provvedimenti sospensivi, il fallimento, senza che si raggiunga tra l'altro l'obiettivo; le ordinanze, invero, a giudizio dell'interrogante, hanno contribuito ad alimentare i fenomeni di illegalità, esponendo, da un lato, i turisti ad un alto rischio di truffa, e, dall'altro, le agenzie stesse ad ingenti perdite economiche con ricadute pesanti anche sull'occupazione;
sono oltre 80 le agenzie di viaggio che operano con regolare licenza, dando lavoro a migliaia di persone, compreso l'indotto; le ordinanze non distinguono tra chi lavora regolarmente e con professionalità e chi, invece, esercita l'attività in forma abusiva, sopratutto nelle vicinanze dei maggiori siti monumentali, museali e archeologici di Roma;
il commissario, ravvisando una "potenziale aggressione al bene sicurezza urbana" e presunti episodi di "insistenza e petulanza", in assenza dei presupposti di cui all'articolo 54 del decreto legislativo n. 267 del 2000, si è servito di uno strumento straordinario ed extra ordinem per far cessare l'esercizio di un'attività regolare, con gravi conseguenze per le agenzie di viaggi e turismo, le quali improvvisamente rischiano pesantissime sanzioni per l'esercizio di una attività disciplinata dalla legge;
oltre tutto, a giudizio dell'interrogante, non è possibile giustificare l'urgenza dei provvedimenti straordinari legati allo svolgimento del giubileo, evento questo preannunciato da tempo a cui si poteva far fronte con provvedimenti di natura ordinaria, ed anzi, limitare il servizio di intermediazione turistica in un periodo di grande affluenza, qual è il giubileo, significa infliggere un ulteriore duro colpo alla categoria, a favore di quanti senza scrupoli esercitano illegalmente l'attività;
la vicenda è attualmente oggetto di un procedimento giudiziario avviato presso il TAR del Lazio,
si chiede di sapere quali iniziative di competenza i Ministri in indirizzo intendano adottare per risolvere le problematiche esposte.