Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06052
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Atto n. 4-06052
Pubblicato il 4 febbraio 2004
Seduta n. 529
CREMA. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Per sapere se risponda al vero la notizia secondo la quale il comportamento non responsabile e intempestivo di un funzionario della soprintendenza ai beni artistici di Venezia sta di fatto ponendo in serie difficoltà il comune di Canale d' Agordo che ha approvato ed appaltato, con regolari procedure di gara, il progetto di rifacimento della Piazza Papa Luciani, dopo aver sentito la locale soprintendenza ed apportato al progetto le modifiche richieste dalla soprintendenza stessa.
Da quanto risulta da una lettera inviata ai parlamentari locali dal Sindaco di Agordo, tale progetto, finanziato con fondi comunitari sull’Obiettivo 2, trasmesso alla soprintendenza competente, non è stato annullato, come prevede la procedura, nei successivi 60 giorni e, quindi, divenendo efficace a tutti gli effetti.
Solo successivamente (giugno 2002) il funzionario di zona ha sollevato la sussistenza di vincolo "monumentale", che, peraltro, viene giudicato pretestuoso, bloccando l'iter della procedura. A novembre 2002, comunque, la soprintendenza ha chiesto alcune modifiche al progetto che sono state puntualmente recepite nel progetto esecutivo rivisto. A settembre 2003, finalmente, l'opera progettata è stata appaltata ed i lavori aggiudicati (ottobre 2003).
A questo punto (ottobre 2003) sono intervenute ulteriori obiezioni e onerose richieste al comune, rendendo di fatto inattuabile il progetto, nonostante l'avvenuta aggiudicazione dei lavori.
Questo cavilloso ed ostruzionistico comportamento istituzionale sta nei fatti mettendo a serio rischio il finanziamento comunitario che il comune ha ricevuto, pregiudicando così anche la possibilità di effettuare un'opera utile al comune, sulla base di obiezioni tardive, non supportate da motivazioni inoppugnabili e quindi, nei fatti, viziate da un esercizio non lineare e non chiaro dei poteri istituzionali, che debbono informarsi alle più elementari regole di efficienza, efficacia, imparzialità che debbono ispirare le azioni della Pubblica Amministrazione.
L'interrogante chiede, pertanto, di conoscere se le modalità e i tempi con cui un funzionario della soprintendenza sta cercando di impedire con tanto accanimento l'azione del comune di Canale d' Agordo siano conformi o in contrasto con i principi di buona amministrazione previsti dalla stessa Costituzione e non presentino, invece, come parrebbe di capire, profili di grave censurabilità rispetto alle esigenze di contemperare gli interessi di intervento locale tempestivo e appropriato con quelli di tutela ambientale ed architettonica, se realmente esistenti ed esercitati nei modi e nei tempi dovuti.