Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04896

Atto n. 4-04896

Pubblicato il 1 dicembre 2015, nella seduta n. 545

COMPAGNONE - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

nel luglio 2014 è stato presentato un pacchetto sull'economia circolare, che si componeva di una comunicazione ed una proposta di direttiva. In particolare, la comunicazione "Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti" (COM (2014) 398), partendo dalla considerazione che occorre superare il modello economico lineare "prendi, produci, usa e getta", basato sul presupposto che le risorse sono abbondanti, disponibili, accessibili ed eliminabili a basso costo, sottolineava la necessità, peraltro, di muovere verso un modello circolare basato su riutilizzo, riparazione, rifabbricazione e il riciclo di prodotti e materie prime. In tale contesto, la Commissione europea annunciava una serie di iniziative volte a sbloccare gli investimenti, per sostenere le piccole e medie imprese e a modernizzare la politica in materia di rifiuti;

il 28 maggio 2015, la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sui temi dell'economia circolare, allo scopo di preparare una strategia ambiziosa entro la fine del 2015;

per migliorare l'efficienza delle risorse occorre superare l'attuale modello di "economia lineare". In un'economia circolare, i materiali circolano all'interno di circuiti chiusi, che puntano a minimizzare, sia il prelievo di risorse, sia lo smaltimento di rifiuti. Di qui, la necessità di prevedere un rafforzamento del mercato dei sottoprodotti e delle materie prime seconde, con norme chiare che facilitino la realizzazione di impianti di riciclo e l'impiego delle materie prime seconde, derivate da riciclo e introducendo, anche in via sperimentale, per alcuni prodotti un "passaporto di prodotto" che indica i materiali che contiene e la loro provenienza;

l'art. 5 della direttiva 2008/98/CE definisce sottoprodotto una sostanza od oggetto derivante da un processo di produzione il cui scopo primario non è la produzione di tale articolo;

l'art. 184-bis del decreto legislativo del 3 aprile 2006 n. 152 classifica come sottoprodotti esclusi dall'applicazione della normativa dei rifiuti, le sostanze che: sono originate da un processo di produzione, il cui scopo primario non è la produzione delle sostanze in questione; è certo che la sostanza possa essere utilizzata e venga utilizzata nello stesso o in un altro processo; l'utilizzo sia legale, ossia la sostanza soddisfi per l'utilizzo specifico i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e non comporti impatti negativi all'ambiente;

sul sito internet del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il 14 aprile 2015 è stato pubblicato un comunicato stampa sull'incontro tra il Ministro stesso e le associazioni di categoria sullo schema di decreto che definisce le condizioni in base alla quale una sostanza residuale viene classificata come "sottoprodotto"; nello stesso comunicato il sottosegretario di Stato Velo, si augurava che "il provvedimento, dopo il confronto avviato oggi che reputo assolutamente positivo, possa essere definito in tempi brevi";

considerato che ad oggi non risulta ancora essere emanato il decreto "sottoprodotti",

si chiede di sapere se al Ministro in indirizzo risulti quale sarà l'iter concreto e i tempi necessari per l'entrata in vigore del decreto ministeriale di disciplina dei sottoprodotti.