Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04895
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Atto n. 4-04895
Pubblicato il 1 dicembre 2015, nella seduta n. 545
GIROTTO , DONNO , BERTOROTTA , SANTANGELO , CAPPELLETTI , ENDRIZZI , TAVERNA , NUGNES , MORONESE , PAGLINI , PUGLIA , BUCCARELLA - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute. -
Premesso che:
un comunicato stampa dell'agenzia Ansa del 24 novembre 2015 riporta quanto scoperto dall'indagine della Polizia stradale di Verona: «Discariche abusive, prodotti pericolosi, tra cui salme provenienti dai cimiteri, interrati senza alcun rispetto della normativa, camion carichi di rifiuti intestati ad una ditta calabrese smaltiti in maniera illecita in Veneto». L'indagine ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 19 persone, tutti imprenditori residenti nelle province di Milano e Verona, al sequestro di diverse aziende e di circa 35.000 tonnellate di rifiuti;
l'indagine, iniziata a settembre 2015, aveva portato ad una serie di controlli sui mezzi pesanti adibiti al trasporto di rifiuti speciali e all'analisi dei flussi riguardante la movimentazione dei rifiuti nel veronese. In particolare, a destare sospetto sono stati i controlli su una ditta di autotrasporti con sede in provincia di Crotone ma operante in Veneto. Le verifiche hanno consentito di scoprire un giro d'affari che andava ben oltre la provincia, coinvolgendo diversi imprenditori;
sono decine le aree individuate, utilizzate come discariche abusive, dove veniva sversato ogni tipo di rifiuto, comprese centinaia di metri cubi di materiali pericolosi contenenti amianto;
al termine di questa prima fase dell'indagine sono state denunciate 19 persone e sequestrati (parzialmente o totalmente) 8 aziende, 2 capannoni adibiti a deposito illecito di rifiuti pericolosi, 4 depositi non autorizzati, 35.000 tonnellate e 5 autocarri. Disposte, inoltre, sanzioni amministrative per circa 300.000 euro;
nel corso di ulteriori verifiche, i poliziotti sono riusciti a individuare un'area di circa 4.000 metri quadrati, nel Comune di Ronco all'Adige, in cui venivano gestiti in modo illecito anche i rifiuti provenienti dalle attività di esumazione delle salme nei cimiteri;
il direttore della Polizia stradale di Verona, Girolamo Lacquaniti, ha dichiarato all'Ansa che «"Gli indagati sono tutti residenti nelle province di Verona e Milano e ciò dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che l'illecito guadagno dato dalla gestione illecita dei rifiuti non fa gola solo alla criminalità organizzata del sud ma anche ad imprenditori che agiscono senza alcuna remora per i gravissimi danni ambientali ed i conseguenti rischi per la salute della popolazione"»;
le indagini non sono ancora concluse visto che i controlli da parte della Polizia stradale continuano anche in altre zone della provincia di Verona, facendo ipotizzare una diffusione particolarmente ampia di questo fenomeno criminale;
gli accertamenti sulla pericolosità dei rifiuti sono stati svolti in collaborazione con personale dell'Arpav (Agenzia regionale prevenzione e protezione ambientale del Veneto), che sta verificando i danni da inquinamento soprattutto relativamente all'illecito smaltimento di materiali contaminati da amianto e sostanze pericolose,
si chiede di sapere:
di quali elementi dispongano i Ministri in indirizzo in relazione alla suddetta area interessata dai ritrovamenti inquinanti;
quali iniziative intendano adottare al fine di salvaguardare la salute della collettività, che vede all'interno del territorio della provincia di Verona una vasta area contaminata da materiali pericolosi, in primis l'amianto.