Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02393
Azioni disponibili
Atto n. 3-02393 (in Commissione)
Pubblicato il 24 novembre 2015, nella seduta n. 541
PETRAGLIA , DE PETRIS , CERVELLINI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
da organi di stampa ("La Repubblica", edizione di Roma, di giovedì 19 novembre 2015) risulterebbe che, presso un istituto comprensivo di Roma, a Casal Palocco, uno stanzino fatiscente, con un paio di materassi appoggiati al muro e una stufetta elettrica, sarebbe l'aula di sostegno messa a disposizione dalla scuola ad un bimbo disabile costretto sulla sedia a rotelle. I genitori del bimbo avrebbero denunciato l'accaduto, postando la triste foto su "Facebook" dopo una visita a sorpresa nella scuola elementare. In questo stanzino l'alunno disabile passerebbe parte della sua giornata scolastica e qui verrebbe anche cambiato utilizzando i materassini a terra;
considerato che a parere delle interroganti:
se le notizie riportate risultassero vere, significherebbe tradire le "buone pratiche" sperimentate in questi anni dalla scuola italiana, sempre fondate sulla condivisione, tra docenti curriculari e di sostegno, dell'offerta formativa su tutta la classe e sull'idea di una profonda collaborazione di tutto il team degli insegnanti nei processi educativi dell'alunno diversamente abile;
peraltro, il docente di sostegno è docente della classe e tale deve rimanere: muoversi in direzione diversa sarebbe un danno per lo stesso alunno con disabilità;
le notizie pubblicate dal quotidiano on line "la Repubblica" sono a parere degli interroganti indecorose e indegne, ancor di più se non si ponesse fine a questo atteggiamento,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga di dover appurare i fatti descritti;
se non ritenga di dover effettuare un'indagine nella scuola romana, per verificare i regolamenti e le pratiche in uso;
se non ritenga che il mancato rispetto delle disposizioni sull'insegnamento di sostegno da parte della scuola non costituisca una disparità di trattamento tra gli studenti.